Il 5 giugno 2018, il Governo Conte ha ottenuto la fiducia al Senato della Repubblica: 171 favorevoli, 117 contrari e 25 astenuti. I presenti sono stati 314, i votanti 313. Il 6 giugno 2018, la Camera dei Deputati ha approvato la fiducia al Governo del Cambiamento con 350 favorevoli, 236 contrari, 35 astenuti. I presenti sono stati 621 e i votanti 586.

Discorso programmatico del Premier Conte: ‘Fieri di essere populisti e anti-sistema’

‘È un momento molto significativo per me e per l’Italia, avverto pesante la responsabilità’ ha esordito con trasparenza ed eleganza il Premier Giuseppe Conte al suo arrivo in Senato nella mattinata del 5 giugno 2018.

‘Bisogna offrire risposte concrete alle esigenze del popolo italiano’ ha precisato durante il suo discorso programmatico. Un fatto curioso è che il Premier Conte si è aggiudicato il discorso programmatico più lungo della storia della Repubblica Italiana: una durata di 75 minuti. Continuando con il discorso, Giuseppe Conte ha ribadito che il Governo giallo-verde si è presentato in Senato e in Camera per chiedere la fiducia a favore anche di un progetto per il cambiamento del Paese: ‘Sarò garante del contratto e come avvocato mi impegnerò a tutelare l’interesse del popolo italiano.’ Il Presidente del Consiglio ha voluto chiarire un fatto riguardante le accuse rivolte alla Lega e al Movimento 5 Stelle di essere populisti e anti-sistema ‘Se populismo è l’attitudine della classe dirigente ad ascoltare i bisogni e le esigenze della gente – qui Conte ha specificato che ha preso spunto dalle riflessioni di Dostoevskij tratte dalle pagine di Puskin – se anti-sistema vuol dire mirare e avviare un nuovo sistema che rimuova vecchi privilegi e incrostazioni di potere, ebbene queste forze politiche meritano entrambe queste qualificazioni!’

Il neo premier ha poi evidenziato i tre pilastri su cui si regge il Governo giallo-verde ‘Ascolto.

Esecuzione. Controllo.’ La prima preoccupazione del suddetto Governo sarà quella di occuparsi dei diritti sociali di ogni cittadino: salario minimo orario, pagamento di tasse eque, reddito di cittadinanza ma 'solo ed esclusivamente dopo la riforma dei centri d’impiego’. Per i grandi evasori fiscali verrà assicurato il carcere vero e proprio.

Per la lotta contro la corruzione verranno applicati metodi innovativi come la DASPO e l’introduzione di agenti segreti: ‘Potenzieremo la legittima difesa!’ Riguardo alla Politica Estera, il Premier ha ribadito l’Alleanza Atlantica ma allo stesso tempo il Governo sarà fautore di un’apertura alla Russia fermando le sanzioni.

Inoltre, ha assicurato che ci saranno i tagli sulle pensioni e sui vitalizi dei parlamentari.

Il Premier Conte parla di lotta alla Mafia e in aula parte il coro da stadio

Arrivati al capitolo riguardante la Giustizia, il Presidente del Consiglio ha annunciato una pena più severa per il reato di violenza sessuale ed un equo indennizzo a favore delle vittime. ‘Daremo filo da torcere alle Mafie aggredendo i loro punti deboli: le finanze e le reti di relazioni’ questa sua esclamazione ha guadagnato uno standing ovation e un coro da stadio prontamente fermata dalla Presidente del Senato Elisabetta Castellati. Sul tema migranti, il Premier ha ribadito che si metterà la parola fine al business dell’immigrazione, cresciuta con estrema smoderatezza grazie al manto della finta solidarietà.

‘Ci teniamo a precisare, ancora una volta, che non siamo e mai saremo razzisti, ma l’Italia non può essere abbandonata a se stessa!’ Ha risaltato in caratteri cubitali che verranno accolti solo gli immigrati regolari che vogliono lavorare e inserirsi nella comunità italiana. E per garantire tutto questo bisogna combattere il traffico di esseri umani ed eliminare la criminalità organizzata. Ha confermato anche la linea severa sul regolamento di Dublino. Il Presidente del Consiglio si è soffermato poi a ricordare la tragica vicenda di Soumayla Sacko, sindacalista maliano, ucciso con un colpo di fucile mentre stava lavorando in una fabbrica dismessa a San Calogero, in provincia di Viterbo. ‘La politica deve garantire il percorso della legalità che è la punta del diamante di questo programma di Governo’: a questo punti tutti i senatori, compresi quelli del PD, si sono alzati in piedi e lo hanno applaudito.

È stato l’unico standing ovation unanime della giornata.

Replica del discorso programmatico di Conte in Camera dei Deputati

Anche in Camera, il Premier ha tenuto un lungo e frizzante discorso rispetto a quello tenuto in Senato. Ha aggiunto altri punti per mettere a tacere delle critiche avanzate sul suo discorso fatto al Senato. ‘È vero che non ho usato termini come pace e cooperazione, le uso ora e non mi sembra che nel Contratto di Governo ci siano proposti bellicisti!’ Infatti, il suo Governo preferirebbe misurarsi con questi impegni internazionali nella più completa serenità, prudenza e cautela. Poi ammonisce coloro che lo hanno interrotto tra un discorso e l'altro: ‘Ognuno qui ha un conflitto d’interessi o pensa di avere un proprio conflitto!’ e con questa affermazione è scoppiata una bufera in Aula.

Il Presidente della Camera, Fico, è dovuto intervenire per placare le anime infuocate. Sull'argomento Scuola, il Premier ha fatto presente che ci sono criticità su cui il Governo giallo-verde vuole intervenire. Riguardo al Sud, Conte ha cercato di eliminare alcuni dubbi che si erano creati su questo argomento ‘Abbiamo il Ministro del Sud che gestirà tutte le azioni che serviranno per favorire lo sviluppo nel Mezzogiorno. E vi faremo presente che la razionalizzazione dei fondi destinati al Sud sarebbe il primo passo in avanti.’