La Flat tax diventa, come era facile attendersi, il primo banco di prova per il Governo Conte. E mentre tutti continuano ad interrogarsi su quali saranno i contorni del provvedimento, Matteo Salvini prova a spiegare quali saranno gli effetti per i redditi degli Italiani.

Flat tax cos'è

Intanto va detto che fra gli addetti ai lavori - politici ed economisti in primis - in molti sollevano dubbi sul contenuto del nuovo provvedimento. la Flat tax è letteralmente "una tassa piatta" ovvero un'aliquota unica applicata indistintamente a tutti i redditi. Da qui, si ricorderanno, le numerose polemiche sorte in campagna elettorale e sollevate da chi vede nella misura una possibile incompatibilità con il dettato costituzionale che vincola ad un criterio di progressività e capacità di contributiva l'applicazione delle Tasse.

La flat tax però, di cui sempre più si parla in questi giorni, si configura come una tassa con più aliquote che pone comunque non pochi interrogativi sulla natura e gli effetti del provvedimento. Dalle prime ipotesi, infatti, riportate fra gli altri da 'Repubblica' e 'Il fatto Quotidiano', si starebbe parlando di due aliquote: una al 15% per i redditi fino a 80mila euro e un'altra al 20% per i redditi superiori. Il guadagno derivante dal risparmio fiscale sarebbe superiore per i redditi più ricchi in quanto maggiore sarebbe il differenziale fra le tasse pagate con le aliquote attuali e quelle di domani con l'applicazione della misura al vaglio del Governo.

Persino un'esponente politico come Giorgia Meloni, che di certo non può essere considerata fra gli avversari di Matteo Salvini, nel suo intervento sulla fiducia al Governo Conte, ieri poneva dubbi sull'aderenza delle misure ipotizzate al concetto di flat tax intesa come aliquota unica.

A chi conviene la flat tax?

I primi rumors hanno iniziato a serpeggiare nei giorni scorsi dopo lo scambio indiretto andato in onda dalle colonne dei quotidiani fra l'economista di riferimento del partito di Salvini, Alberto Bagnai, e Armando Siri, il vero ispiratore della flat tax. In quel caso si è trattato solo di capire chi saranno i beneficiari e le possibili tempistiche.

Ma ieri Salvini, per la prima volta, è intervenuto ammettendo che così com'è concepita la flat tax avvantaggia i redditi più alti. Una piccola doccia fredda per molti contribuenti, soprattutto i ceti medi, che speravano di trarre vantaggio dalla nuova tassazione potendo confidare in un risparmio fiscale più alto. A quanto pare però - stando almeno ai calcoli di Massimo Baldini e Leonzio Rizzo su lavoce.info ripresti sempre da 'Il Fatto Quotidiano' - il guadagno più sostanzioso si avrebbe a partire da redditi superiori a 100mila euro: questi nuclei risparmierebbero ben 10mila euro l'anno a fronte dei soli 1500 euro l'anno risparmiati dalla classe media, mentre i risparmi per i ceti meno abbienti sarebbero pari a 0.

È vero, si tratta al momento solo di simulazioni su un provvedimento che ancora non è stato messo nero su bianco ma resta nell'ambito delle ipotesi. Certo è che sia il Governo Conte che la sua maggioranza giallo - verde dovranno fare in fretta per spiegare, ed eventualmente far digerire ai propri sostenitori, che la flat tax conviene a tutti i contribuenti.