All’alba di una nuova era dello Stato Italiano e della fine della pesante crisi istituzionale, le curiosità sul nuovo (e sudato) governo presieduto da Giuseppe Conte sono molte, anche a causa delle numerose controversie che hanno occupato le prime pagine dei giornali di tutta la nazione per mesi. Il popolo italiano inizia a riflettere e a scommettere su che piega prenderà la Politica d’ora in avanti, ma anche ad indagare sui nuovi ministri, per cercare di avere una visione sempre più completa della situazione.

Figura sicuramente da analizzare è Lorenzo Fontana, ministro per la Famiglia e la Disabilità.

Trentottenne, laureato in Scienze Politiche, che prima di prendere il ruolo a Palazzo Chigi era vicesegretario della Lega Nord. Di lui si sa per certo, da sue parole twittate sull’azzurro social network, che è originario di Verona e di religione cattolica.

Un uomo ‘all’antica’

Fontana è ben noto per le sue ideologie tradizionaliste, contro i matrimoni tra persone dello stesso sesso, famiglie non convenzionali e l’immigrazione, che, insieme alla fuga dei giovani dal Bel Paese, aveva già definito in un incontro nel 2016 tenutosi nella sua città, come delle minacce alla stabilità famigliare e alla longevità non solo del ‘nostro popolo’, ma anche delle sue tradizioni. A questo proposito, aveva inneggiato alla Russia come nuovo modello sociale.

Posizioni molto forti e decise che nel corso degli anni non sono cambiate. L’anno successivo si era infatti riferito alla questione della doppia paternità come ad una disfatta per la società intera. O ancora, nel maggio di quest’anno lo si poteva trovare in prima linea alla Marcia per la Vita svoltasi nella capitale italiana, a richiedere a gran voce l’eliminazione della possibilità di abortire, usando lo slogan a lungo criticato che paragona l’aborto al principale motivo di femminicidio nel pianeta.

Ma si era anche scontrato con l’ormai ex primo ministro Paolo Gentiloni sul tema dei migranti, che secondo lui non sono necessari per un Europa che si tinge i capelli di bianco giorno dopo giorno, quanto lo sono i bambini.

I bambini e il futuro

Ecco qui citato uno dei punti cardine dell’interesse di Fontana: la tragica situazione demografica italiana, alla quale non si darebbe abbastanza attenzione, di fatto peccando di una mancanza importante.

Secondo il ministro, è proprio sui figli che bisognerà puntare per migliorare il nostro futuro.

Non è pensabile starsene con le mani in mano, afferma, lasciando questa discesa sfrenata incontrollata; soprattutto considerando il periodo di benessere, almeno in ambito di salute, che l’Italia sta vivendo in questi anni (la diminuzione delle nascite potrebbe infatti venire comparata a quella causata dalla febbre spagnola agli inizi del secolo scorso, in un clima, cioè, di crisi sanitaria).