L'Agenzia delle Entrate ha 'congelato' il conto in banca di Ilona Staller, meglio conosciuta come Cicciolina. Il fisco italiano, in virtù di una causa di circa 100mila euro, impedisce adesso all'ex attrice a luci rosse di prelevare denaro dall'istituto di credito del Parlamento italiano, ovvero quello dove confluisce il suo vitalizio da ex deputata. Cicciolina ritiene che quello dell'Agenzia delle Entrate è un provvedimento contrario alla Costituzione e il suo legale, Luca Di Carlo, ha già annunciato che presenterà una denuncia. Secondo Di Carlo, è inammissibile pignorare o sequestrare interamente il vitalizio, poiché vi sono dei limiti posti dal legislatore.

"Quindi quanto le è stato congelato va restituito, tranne che per un quinto", ha sottolineato il legale della Staller, aggiungendo che sia la banca che l'amministrazione parlamentare sono responsabili in quanto hanno consentito un "orrore anticostituzionale".

Mancato pagamento delle cartelle esattoriali

L'ex parlamentare e attrice a luci rosse, Cicciolina, dovrà, dunque, fare a meno del suo vitalizio, bloccato dall'Agenzia delle Entrate. La Staller non ci sta e afferma che adirà per vie legali anche per ottenere un risarcimento milionario, poiché adesso non ha mezzi di sussistenza. L'atteggiamento rigoroso del fisco nei confronti dell'ex membro del Partito radicale è dovuto al mancato pagamento di diverse cartelle esattoriali.

La Staller, insomma, avrebbe maturato un debito di circa 100mila euro. Si preannuncia, dunque, una lunga battaglia tra il fisco e l'ex parlamentare italiana. L'avvocato Di Carlo afferma che potrebbe prefigurarsi il reato di appropriazione indebita.

Cicciolina reclama il diritto al vitalizio

Negli ultimi tempi si è parlato molto di Ilona Staller in riferimento al recente provvedimento che contempla un nuovo computo dei contributi versati dai deputati e senatori delle passate legislature.

Cicciolina ha duramente contestato tale provvedimento, reclamando il diritto al vitalizio e annunciando di voler proporre ricorso perché quella delibera (varata dall'Ufficio di presidenza della Camera) le sembra un'offesa alla dignità. L'avvocato della Staller dice che il pignoramento del vitalizio ha privato la sua assistita dei mezzi per sopravvivere. Secondo il sito riscattonazionale.org non sarebbe proprio così, in quanto Cicciolina continuerebbe a percepire oltre mille euro al mese (adesso ne incassa circa 3mila).