Lo scorso sabato, ad Ostia, alcuni militanti di casapound hanno rinnovato il loro impegno nel contrasto dei venditori abusivi che commerciano sulle spiagge. A guida dell'operazione il consigliere Luca Marsella, noto esponente del gruppo, che ha documentato l'iniziativa pubblicando un video sul proprio profilo social. L'azione, che pare avere lo stesso obiettivo della missione ''spiagge sicure'' di Matteo Salvini, ha suscitato polemiche e disapprovazione da parte di LeU, Pd e della presidente pentastellata del municipio che sottolineano il fatto che i militanti non sono autorizzati a sostituirsi alle Istituzioni preposte e ad eseguire pattugliamenti in prima persona.

Marsella: 'Le polemiche lasciano il tempo che trovano'

Nella registrazione, ambientata in spiaggia tra bagnanti e turisti, Marsella afferma: ''Noi siamo qui per contrastare il commercio abusivo dice e per riaffermare il principio di legalità. Le polemiche che nasceranno lasceranno il tempo che trovano. I buonisti, i radical chic e la sinistra che ci accuseranno poco ci importano. Noi siamo dalla parte degli italiani, dei nostri commercianti e del nostro popolo''. Pertanto - conclude - ''Continueremo con le nostre azioni, anche forti quando necessario''.

Fassina (LeU): 'Salvini intervenga, i militanti non sono autorizzati'

Stefano Fassina, deputato di Liberi e Uguali, ha commentato la vicenda sottolineando che l'unico vero scopo dell'iniziativa era ottenere visibilità.

''La banda di CasaPound aggredisce i più deboli anziché affrontare l'illegalità dei più forti'', facendo riferimento alla criminalità organizzata che opera sul Litorale con la quale, dice Fassina, alcuni di "loro hanno relazioni amichevoli''. L'esponente, inoltre, ha esortato il ministro dell'Interno Matteo Salvini ad intervenire sul caso per riaffermare il principio secondo cui sono le Forze dell'Ordine e le Istituzioni a dover effettuare i controlli, non i privati cittadini che non sono in possesso di alcuna autorizzazione.

La stessa considerazione è stata ripresa anche da Giuliana di Pillo, presidente Cinque Stelle del Municipio di Ostia, la quale ha categoricamente detto no a ''ronde intimidatorie e blitz fai da te''. Più sarcastico, invece, Stefano Pedica, esponente PD che ha definito l'accaduto come ''una pagliacciata della destra xenofoba''. Nel frattempo la Polizia Locale ha ora messo a disposizione un numero creato ad hoc per segnalare e denunciare questo tipo di episodi.