La crisi dei migranti rappresenta, indubbiamente, uno dei temi di Politica estera più delicati degli ultimi tempi, soprattutto in seguito a quanto accaduto con la nave Diciotti che, dopo aver attraccato nel porto di Catania alla fine di agosto con a bordo 177 migranti, non ha ottenuto il permesso di farli scendere sul territorio italiano, in seguito al veto imposto dal ministro dell'Interno, Matteo Salvini. In seguito alla vicenda, la Procura di Agrigento ha aperto anche un'indagine nei confronti del vicepremier per abuso d'ufficio, sequestro di persona e arresto illegale.
Venerdì scorso, in occasione di un vertice europeo tenutosi a Vienna proprio sul tema immigrazione, Salvini è stato protagonista di un duro scontro con Jean Asselborn (ministro degli Esteri del Lussemburgo), il quale proprio in questi giorni è tornato sulla vicenda, rinnovando le sue accuse non solo nei confronti del leader della Lega, ma anche di tutti i movimenti populisti presenti nell'UE che, a suo parere, vanno fermati con decisione.
Asselborn: "i populisti vogliono distruggere l'Unione Europea"
Nel corso di un'intervista rilasciata a "Repubblica", Jean Asselborn ha precisato che l'attacco nei confronti di Salvini a Vienna è legato alla sua ferma volontà di contrastare l'avanzata dei populisti all'interno dell'UE.
Il ministro degli Esteri lussemburghese, infatti, ha affermato che questa corrente politica punta a mettere in primo piano gli interessi nazionali e, soprattutto, a "distruggere l'Unione come oggi la conosciamo", aggiungendo che non bisogna permettergli di raggiungere i suoi scopi.
In merito al diverbio avuto con il vicepremier italiano in Austria, Asselborn ha detto che è sbottato dopo aver sentito Salvini pronunciare in due occasioni il termine "schiavi" in riferimento ai migranti, auspicando al contempo l'intervento di altri esponenti europei.
Inoltre il politico 69enne ha anche chiarito che la colorita espressione "me**de alors", pronunciata durante il vertice di Vienna e diventata virale sul web, non rappresentava affatto un attacco contro gli italiani come ha fatto credere il ministro dell'Interno del governo giallo-verde, ma era semplicemente un'esclamazione per dire "basta".
Ricordiamo che il duro botta e risposta tra Salvini e Asselborn durante la conferenza austriaca sul tema migranti era sorto dopo che il vicepremier italiano aveva affermato: "Non abbiamo l'esigenza di avere nuovi schiavi per soppiantare i figli che non facciamo più". A questo punto, il ministro lussemburghese aveva iniziato a manifestare il suo dissenso, sollecitando un'ulteriore risposta da parte del titolare del Viminale: "Se in Lussemburgo avete bisogno di nuova immigrazione, in Italia preferisco aiutare gli italiani a tornare a fare figli". Asselborn, visibilmente contrariato, aveva replicato ricordando che, nel suo Paese, sono giunti negli anni passati migliaia di italiani in cerca di lavoro, prima di lasciarsi sfuggire la succitata imprecazione.
Infine, il leader della Lega aveva precisato: "Ho sentito da qualche collega dire che c'è bisogno d'immigrazione perché la popolazione europea invecchia. Io penso di essere al governo per aiutare i nostri giovani a tornare a fare quei figli che facevano qualche anno fa e non per espiantare il meglio dei giovani africani per rimpiazzare quelli europei che, per motivi economici, oggi non fanno più figli".
Salvini: "Asselborn è stato volgare"
Durante la conferenza stampa tenutasi a margine del vertice di Vienna, Salvini, rispondendo ai cronisti sull'attacco di Asselborn, aveva ironicamente ringraziato quest'ultimo per il suo intervento che ha dato "visibilità" alla riunione: "Chi non sapeva che ci trovavamo qui, grazie al volgare ministro del Lussemburgo ora lo sa".
Infine era anche intervenuto su Facebook, postando il video dello scontro con Jean Asselborn, e ribadendo che, a suo parere, in Italia non servono immigrati, ma c'è bisogno che i giovani tornino a fare figli. Anche in questo caso, aveva definito "volgare" la replica del politico lussemburghese.