In occasione della Festa de l'Unità nazionale in corso di svolgimento a Ravenna, questo sabato 8 settembre, è intervenuta Maria Elena Boschi, ex ministra delle riforme e attualmente parlamentare del PD. Vediamo le parti salienti di quello che ha detto la deputata toscana sul palco della kermesse romagnola.

Boschi: 'Salvini fa la vittima sul sequestro di persona, per tenere bassa l'attenzione sui 49 milioni rubati'

Maria Elena Boschi ha esordito dicendo: "Salvini in un primo momento, di fronte all'obbligo di restituire 49 milioni di euro dei cittadini, rubati dalla Lega agli italiani, ha detto che i soldi non li restituisce. E poi ha iniziato a intimidire i magistrati, dicendo che essi ce l'hanno con lui, ma che il consenso elettorale supera le sentenze e le leggi. Forse abbiamo perso un po' la via di casa se pensiamo che il consenso sui social o nelle urne valga più del rispetto della legge. Il tutto nel silenzio assordante del M5S, il quale governa con la Lega che ha rubato 49 milioni, e che invece per ore non ha detto niente.

Anzi il Premier Conte, che voleva essere avvocato degli italiani, si è offerto come consulente di Salvini. E' estremamente grave quando un ministro in carica mina l'indipendenza della magistratura. Poi abbiamo visto un passo indietro, con Salvini che ha detto che i magistrati sono suoi amici. In realtà lui non deve essere né amico né nemico dei magistrati, ma garantirne l'indipendenza. Non possono esserci due pesi e due misure per il Pd e per gli altri. Mi pare che Salvini faccia la vittima della magistratura per l'indagine di sequestro di persona, al fine di tenere bassa l'attenzione sui 49 milioni che devono restituire. Io sono sempre stata garantista, ma non è accettabile che lui intimidisca i magistrati".

Duri attacchi della Boschi contro il M5S: 'Sono maschilisti e non democratici, niente a che spartire con loro'

La deputata toscana ha poi continuato: "Il Movimento 5 Stelle che ha fatto la sua fortuna Politica contro i finanziamenti pubblici ai partiti, ma oggi vive come società privata dai soldi che arrivano dai gruppi parlamentari e quindi dalla politica: questa è una contraddizione evidente. (...) Non è nostra natura offendere gli avversari politici, ma dire la verità e sbugiardare le notizie false che arrivano da Lega e M5S dobbiamo imparare a farlo. Noi a volte ci raccontiamo la storia che abbiamo perso perché non siamo stati nelle periferie, io invece penso che che abbiamo perso perché non siamo stati abbastanza sui social in modo preparato e capace di affrontare le bugie degli altri e lo abbiamo pagato.

Da anni il M5S investe sulla sua piattaforma con un grande investimento di risorse economiche, hanno capito prima di noi certe cose e sono stati più spregiudicati. Ricordo che Casaleggio diceva che "L'importante non è che sia vero, ma che sia virale" perché sui social non conta la verità di un fatto ma invece che ci sia la convinzione che sia vero".

L'ex sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio ha poi proseguito: "Il dibattito interno al PD è molto bello e ne siamo orgogliosi, ma poi deve arrivare anche a un punto di chiusura, sennò non veniamo neanche visti come credibili da chi ci vede da fuori. E' comunque meglio il nostro modello rispetto alle epurazioni degli altri partiti. In Parlamento nelle discussioni sui vaccini, alcuni parlamentari del M5S che sono anche medici sono intervenuti contro il Governo perché non se la sono sentita di andare contro la salute dei bambini e quindi hanno chiesto di lasciare in vigore la legge Lorenzin: questi parlamentari sono spariti, non li hanno fatti più intervenire.

Questa è una prova del metodo del M5S, come pure della Lega. Noi dobbiamo marcare la nostra differenza rispetto a loro. Il loro concetto di democrazia è sostanzialmente in mano a un soggetto privato non eletto da nessuno: noi non abbiamo niente a che spartire con questo".

La Boschi ha poi continuato attaccando in particolare il Movimento 5 Stelle: "Al Congresso discuteremo di tutto, compreso il rapporto con il M5S. Personalmente sono stata sempre molto netta nel dire che sono contraria ad aperture verso il M5S. Mi aspetto che chi si candiderà alla guida del partito dica parole chiare su questo da subito. Il PD non può condividere niente con i 5 Stelle: lo dico dopo aver visto quel che hanno fatto sui vaccini e sulla nave Diciotti.

Ad esempio Toninelli dovrebbe sapere che non è obbligatorio fare il ministro, quando c'è un'emergenza non si può stare in vacanza con la propria famiglia: quando ci sono 170 migranti che non possono sbarcare e numerose famiglie a Genova che non sanno dove andare, tu devi mettere loro al primo posto e torni dalle vacanze. Noi non abbiamo niente a che spartire con persone che restano in silenzio davanti all'attacco ai magistrati o che firmano contratti per versare i propri soldi a un gruppo privato. Inoltre sono profondamente maschilisti nelle politiche, nelle misure e nella dirigenza. Non hanno il nostro stesso concetto di democrazia e non possiamo governare con chi non abbiamo niente in comune".

Boschi parla del futuro del PD: 'Né personalismi, né rivalse; potrebbe essere una donna a fare il segretario'

Boschi ha poi parlato di questioni interne al PD: "Prima di pensare al nome del segretario o alle ambizioni personali dobbiamo capire cosa vogliamo fare di questo partito. Non devono prevalere né personalismi, né voglia di rivalsa, ma deve essere un congresso in cui ridiamo fiducia a una fetta di italiani che sono rimasti delusi e che possono tornare a sentire il PD come la propria casa. Nel PD ci sono tante donne e uomini che possono fare il segretario, sceglieremo insieme il più adatto o la più adatta, perché non è detto che non sia una donna: potrebbe essere una donna a farlo. Ma ora dobbiamo pensare a fare opposizione a questo Governo, che è un'accozzaglia di idee diverse in cui si dice tutto e il suo contrario, creando confusione".

Boschi ha poi concluso: "I Governi del PD di questi anni hanno cercato di dare una risposta seria sull'immigrazione, cercando di evitare la semplificazione di un fenomeno epocale che riguarda non solo l'Italia. Vogliamo dire che l'immigrazione è tutta bella? No. E' difficile, non vogliamo dare risposte né semplici né buoniste. Ma non è dando risposte semplicistiche che sul lungo periodo si risolvono i problemi. Sono pronta a scommettere che Lega e M5S non risolveranno niente. Io preferisco essere minoranza anziché assecondare la pancia delle persone, dicendo cose che danno consensi immediati ma che non risolvono i problemi. L'unica cosa che fa Salvini è attaccare la Francia, senza avere una soluzione.

Quando gli sento dire che la soluzione è la cooperazione in Africa, gli dico "Benvenuto": lo facciamo da anni ma lui ci attaccava. (...) Governare ed essere continuamente attaccati e distrutti nella reputazione personale è difficile: mi hanno massacrata in modo organizzato e scientifico. Hanno deciso di distruggere Renzi quando hanno visto che con le sue politiche pescava nel mondo del M5S, nel 2014 avevamo tolto loro molti voti con le nostre misure e allora hanno deciso di attaccarci sul personale. Dobbiamo combattere ad armi pari con loro, che hanno ministri che mentono. Non dobbiamo diventare come loro ma chiedere delle regole del gioco uguali per tutti, per poi giocarsela in politica. Dobbiamo riaccendere un sogno, non parlando alla pancia ma al cuore delle persone. Certo che le divisioni interne non aiutano: noi abbiamo passato mesi a difenderci da ex compagni o dalle minoranze. Spero che abbiamo imparato e che non ricapiti al prossimo segretario".