In occasione della Festa de l'Unità nazionale in corso di svolgimento a Ravenna, questo giovedì 6 settembre, è intervenuto Matteo Renzi, ex Presidente del Consiglio e già segretario nazionale del PD, partito di cui attualmente è senatore. Vediamo le parti salienti di quello che ha detto l'ex sindaco di Firenza sul palco della kermesse romagnola.
Matteo Renzi: 'La nostra opposizione a questo Governo riparta da educazione e bellezza'
Renzi all'inizio ha affermato: "Dopo il 4 marzo fra noi c'è rassegnazione, delusione e preoccupazione per quello che sta facendo questo Governo.
Conte non è andato al Consiglio dei Ministri perché aveva un esame di inglese, per lui andare al G7 è il "dopolavoro". Ma il Pd deve sapere rimettersi in cammino e non piangersi solo addosso. Sono 6 mesi che facciamo auto-analisi e io sono l'unico che si è dimesso, ed è stato giusto così. Adesso da iscritto e senatore ho diritto di dire che dobbiamo iniziare a fare opposizione al Governo: dobbiamo ripartire dall'educazione e dalla bellezza (...) L'Italia sta dando un messaggio sbagliato nel mondo: sui migranti esiste un grande tema e non è corretto tenerlo assieme alla sicurezza. A bordo della nave Diciotti c'erano 12 ragazze che erano state tutte violentate e fin quando le nostre deputate non sono salite a bordo, non avevano neanche gli assorbenti.
Per risolvere un problema europeo non prendi in ostaggio 150 persone, solo per crescere nei sondaggi. Io preferisco perdere l'1% nei sondaggi ma restare nella razza umana: non perdiamo la nostra umanità (...) Chi sta con Orban sta contro l'Italia, chi dice "prima gli italiani" non può stare con lui. Ci vuole una linea Politica europea: Minniti andava in Libia a risolvere i problemi, mentre Matteo Salvini va a Milano Marittima a farsi le foto".
Pesanti attacchi di Renzi contro Lega e M5S
L'ex Premier ha poi proseguito: "Sulla sentenza che impone alla Lega di dare 49 milioni, Salvini risponde che non ce li ha e che gli italiani stanno con lui: ma sappia che la "ruota gira" e le cose cambiano, io sono esperto di questo settore. Si parla di una sentenza e va rispettata non puoi dire "ho un sondaggio che mi premia".
I costituzionalisti che erano in prima fila contro la deriva autoritaria, dove sono quando il ministro dell'Interno non rispetta le sentenze? Dove sono quelli che volevano l'onestà? Ora dicono che non è colpa di Salvini. Un tempo i leghisti scrivevano "Roma ladrona, la Lega non perdona", ora invece è cambiato: è Lega ladrona. (...) Il M5S sta vivendo una fase un po' complicata: cambiano idea ogni giorno. Più che un movimento è uno zig zag. Da quando sono al Governo hanno capito che gli slogan non portano da nessuna parte. Per 5 anni ci hanno detto che noi giocavamo con la salute dei bambini di Taranto perché tenevamo aperta Ilva. Oggi hanno fatto un accordo invece per tenerla aperta e hanno già cancellato tutti i loro tweet del passato, in cui dicevano che l'avrebbero chiusa.
I 5 Stelle hanno una classe dirigente di scappati di casa. E ho le prove: il sottosegretario all'Università ha chiamato una ex "Iena" per controllare i furbi. Giarrusso è un caso di scuola: quando faceva Le Iene ha provato a distruggere la vita delle persone, come con Fausto Brizzi, che poi la Procura ha scagionato. E poi ha tirato fuori il caso Stamina, prendendo una lezione da Burioni. Poi si è candidato alle elezioni con il M5S non venendo eletto e ora, in pieno stile Prima Repubblica, è stato chiamato nell'ufficio stampa della regione Lazio e poi in quello del Governo, ora colpo di genio: lo hanno messo a controllare i concorsi. Così come la comunicazione l'hanno messa in mano all'ex Grande Fratello e lo studente fuori corso lo hanno fatto ministro del Lavoro.
(...) Toninelli l'altro ieri è andato in Parlamento dicendo di aver subito pressioni interne ed esterne: noi del PD gli abbiamo chiesto i nomi. Poi è uscito che Aiscat ha scritto email a gennaio 2018. Lui mente sapendo di mentire, è un bugiardo e ha in mano le infrastrutture italiane. (...) Barbara Lezzi crede che il PIL cresca con il caldo. (...) Carlo Sibilia, sottosegretario all'Interno, dubita che gli americani siano stati sulla Luna. (...) Di Stefano, sottosegretario agli Esteri, dice che si deve trattare con l'ISIS. (...) Il ministro Bonafede fu candidato contro di me a Firenze alle Comunali: una volta provò a seguirmi con una telecamera anche in bagno. Insomma siamo circondati. Questi hanno in mano il Governo e quindi la vita delle persone.
I posti di lavoro in Italia, durante i nostri Governi del PD, sono cresciuti di oltre 730 al giorno. Ora con i loro Governi sono scesi di 1600 unità al giorno".
Renzi: 'Darò una mano al Pd: anche se non sarò candidato al congresso intendo raddoppiare mio impegno'
Il senatore toscano ha poi continuato: "Non voglio partecipare alle polemiche interne al PD: io non ci sto. Di fronte a questo Governo e a questa classe dirigente, io dico al PD "alziamoci e rimettiamoci in cammino". Chi vince il congresso avrà tutto il partito con sé. Io per due volte ho avuto il fuoco amico e i principali avversari erano in casa. Ora basta. Chi vince vince, chi perde darà una mano. Però devo dire che il problema non è quello che faccio io, sono pronto a dare una mano.
Il punto è che in questo paese ha perso il confine tra realtà e finzione. Con le fake news stanno rovinando intere generazioni. Io passo giornate a smentire le cose su di me, sto denunciando come se non ci fosse un domani. Potrei fare un libro di barzellette sulle fake news che mi riguardano. Ma non basta denunciare, ci vuole una battaglia culturale. Noi rischiamo di fare la fine del Venezuela se questi continuano a parlare interi giorni di nazionalizzazioni. Ma io intendo raddoppiare il mio impegno, non solo da senatore, ma andando nelle scuole di questo paese a spiegare la differenza fra cose vere e cose false. Ora serve resistenza civile e culturale contro questa deriva qualunquista (...) E' il momento di una nuova stagione di doveri.
Il mio dovere è quello di restare in campo insieme a voi affinché l'Italia la faccia finita con questo Governo e lo faccio dicendo a chi era con noi: avete attaccato il Matteo sbagliato. Ora quel che è stato è stato, ognuno voti per chi vuole al Congresso, ma è in gioco la democrazia di questo paese e chi si tira indietro è complice. E anche se non sono candidato sono orgoglioso di far parte di questa comunità".