Una dichiarazione forte e inaspettata quella del sindaco Luigi De Magistris, che mira a rendere il capoluogo campano città autonoma e indipendente. ''Non si tratta di mera propaganda meridionalista'' assicura il sindaco con decisione, pronto a ''lanciare una sfida storica'' e a far approvare le tre delibere che ha già preparato.
'Basta discriminazioni, serve lavorare per riscattare il Sud'
Le motivazioni che hanno spinto De Magistris verso questa direzione sono molteplici. Le prime riguardano il piano dell'uguaglianza: la città, infatti, non intende più tollerare ''ingiustizie e sopraffazioni'' e rimarca l'esigenza di ''cessare le discriminazioni'', oltre a chiedere di riconoscere l'importanza di Napoli come ''Capitale del Mezzogiorno''.
Vi sono, però, anche dei motivi economici, come il debito contratto per l'emergenza rifiuti e le gestioni commissariali post-terremoto. Un debito che Napoli ''non vuole riconoscere'' e che ritiene ''ingiusto''. C'è poi una questione latente, che con tutta probabilità fa riferimento alle differenze socio-economiche e politico-amministrative che vi sono tra il Nord e il Sud, più volte riportate anche dagli Istituti di statistica. Il sindaco ha sottolineato l'imprescindibile obiettivo di giungere finalmente ad un ''riscatto del Sud'', una meta che non può essere lasciata nelle mani dei ''potentati che governano a Roma'' e che deve essere portata avanti ''dai popoli del Meridione'' attraverso ''la lotta e la conquista dei diritti''.
E' una critica molto aspra quella che De Magistris rivolge nei confronti dello Stato, utilizzando espressioni come ''Governi ingiusti ed arroganti'' per quanto riguarda quelli passati, ''Governo a trazione anti-meridionale'' parlando di quello attuale e menzionando la disfunzionalità dei ''poteri locali che andavano a braccetto con quelli nazionali''.
Cosa prevedono le tre delibere
Le tre delibere, annunciate da De Magistris per dimostrare la sua concreta determinazione, dovrebbero essere approvate nelle prossime settimane. La prima riguarda la creazione di un nuovo manifesto politico che vedrà al centro Napoli Città Autonoma. La seconda, invece, ha l'intenzione di cancellare il debito di cui si è parlato in precedenza, dal momento che il capoluogo non ritiene di doversene fare carico.
La terza, infine, pare essere quella più simbolica dal punto di vista dell'indipendenza. Si tratta, infatti, del conio di una moneta propria che sarà utilizzata parallelamente all'Euro.
L'attacco frontale alla Lega
La sfida avanzata dal primo cittadino di Napoli è indirizzata in modo specifico anche verso il ministro Matteo Salvini e la Lega. Il partito, secondo il sindaco, ''agisce con odio verso il Sud, con azioni discriminatorie e pratiche all'insegna della disuguaglianza''. ''Noi non odiamo i settentrionali, a differenza di chi odia i meridionali - afferma il sindaco- Ma dobbiamo lavorare per rafforzare la coesione nel nostro Paese, valorizzando autonomie e differenze''. Infine, facendo riferimento all'attuale ministro dell'Interno, aggiunge: ''Vediamo se il separatista che urlava 'prima il Nord' oggi ostacolerà questo progetto''.