Il Taser sarà una nuova risorsa a disposizione della Polizia Italiana e delle Forze dell'Ordine in genere. Si tratta di un'arma che, attraverso degli impulsi elettrici, permette di immobilizzare eventuali soggetti pericolosi. Uno strumento che il nuovo Ministro dell'Interno Matteo Salvini ha voluto fortemente mettere a disposizione delle Forze dell'Ordine, come, tra l'altro, lo è già in altri Paesi. Non si tratterà di un provvedimento definitivo, ma di una sperimentazione che, a partire dal 5 settembre, riguarderà in tutto 12 città. Oltre a Napoli e Milano, faranno parte del test altri importanti centri urbani come quelli di Bologna, Firenze, Torino, Palermo, Genova, Catania, Padova, Caserta, Reggio Emilia e Brindisi.
Addestrati gli uomini di Polizia, Finanza e Carabinieri
Prima di arrivare in strada, naturalmente, il taser è stato l'oggetto di corsi di formazioner riservati agli agenti delle Forze dell'Ordine. L'addestramento, in genere, ha avuto una durata di tre giorni. E' stato l'ultimo atto di un iter di introduzione più complesso di cui in realtà si inizia ad avere traccia a partire dal 2014 e che ha subito una decisa accelerata dalla salita in carica di Matteo Salvini.
Lo avranno a disposizione la Guardia di Finanza, i Carabinieri e naturalmente la Polizia di Stato. Si tratta di uno strumento che beneficia di una forza elettrica che, di fatto, rende impossibili i movimenti di chi subisce la sua azione.
Da quanto reso noto, la sperimentazione prevista ha una durata di 3 mesi al termine dei quale si tireranno le somme e si valuteranno i benefici. Il taser avrà un colore diverso dalla pistola per evitare che le due armi siano confuse.
Sarà infatti di colore giallo e inizialmente, per prassi, sarà mostrato al soggetto contro cui potrebbe venir usato quasi come un avvertimento.
Nel caso in cui l'operatore dovesse ravvisare un comportamento ancora aggressivo e pericoloso da parte del soggetto interessato, si passa allora a un atto dimostrativo consistente nell'emissione di una scintilla. Qualora ancora non bastasse, a quel punto l'operatore delle Forze dell'Ordine è autorizzato a far valere la scossa che inibisce il sistema neuromuscolare dell'individuo colpito.
Il tutto è registrato da un software che raggruppa dati sufficienti per ricostruire in un secondo momento tutta l'eventuale scena, a tutela dell'operatore e naturalmente del soggetto "offeso".
L'idea di Salvini è quella di ampliarne l'uso e portarlo sui treni
Pur trattandosi di uno strumento diffuso in altri Paesi, non mancano le polemiche che si fondano per lo più sul presupposto che si ritiene il taser una arma in grado di uccidere. Di tutt'altro parere è invece il Ministro Salvini che si augura di vederlo molto presto anche sui treni, per scoraggiare episodi di violenza come quelli che si sono verificati in questi ultimi mesi sulle linee ferroviarie e che hanno come vittime molti operatori del settore.