Il debito aumenta perché il paese non cresce, per questo serve una manovra economica espansiva e coraggiosa. Non usa mezzi termini il vicepremier Matteo Salvini, intervistato sul Corriere della Sera, rivolgendosi a Tria in vista della prossima manovra di bilancio. L'attesissima nota di aggiornamento del Def dovrà essere infatti approvata a breve, entro giovedì prossimo, e sono gli ultimi giorni per fare pressing sul ministro dell'economia Giovanni Tria.
Salvini dichiara che gli zero virgola in più del deficit possono non contare nulla se la manovra punterà alla crescita e sottolinea che sarà necessario anche tagliare gli sprechi, inclusi quelli della sanità.
È necessario investire nella crescita
Il vicepremier leghista è convinto che “se l’Italia vuole crescere, deve investire”.
D’altronde, dichiara, sono gli stessi investitori esteri a spingere affinché l’Italia punti alla crescita e a sostenere che qualche decimale di deficit non è un problema. Salvini spera inoltre che Tria colga la possibilità di essere il primo ministro dell’Economia, dopo anni di manovre restrittive, a cambiare davvero rotta e firmare con coraggio un bilancio espansivo.
Il ministro dell'Interno insiste anche nel ricordare come siano state proprio le manovre restrittive ad aver gonfiato il debito di ben 250 miliardi in 5 anni e sottolinea che ormai dovrebbe essere chiaro che il debito può diminuire solo grazie alla crescita, la quale ha bisogno di investimenti intelligenti. Anche il reddito di cittadinanza può essere una misura per crescere, e non puro assistenzialismo, se offre un “aiuto concreto alla professionalizzazione” e favorisce il “reingresso nel mondo del lavoro”, aggiunge.
La legge Fornero è stata 'profondamente sbagliata'
Secondo Matteo Salvini, una nota sulla riforma delle pensioni è d’obbligo, perché come ha dichiarato nel suo intervento durante la trasmissione televisiva Non è l’Arena, in onda su la7, la legge Fornero [VIDEO] è stata “profondamente sbagliata”.
Il vicepremier leghista garantisce che su questo fronte ci sarà l’impegno più pesante, pari ad un investimento di 6-7 miliardi di euro. Si trova quindi d’accordo con il leader del M5S Di Maio, che spinge per reddito e pensioni di cittadinanza in deficit. Più cauto il premier Conte [VIDEO], che invita ad una manovra, sì coraggiosa, ma anche seria, utile e razionale, “accompagnata da riforme strutturali importanti”. Niente miracoli per una legge di bilancio a cui tutti stanno lavorando con “estrema dedizione e concentrazione”.