Le ultime notizie sulle Pensioni riguardano il dibattito politico riguardante le misure da adottare nella Legge di Bilancio 2019 per consentire l'uscita anticipata dei lavoratori. Il nodo da sciogliere è quello delle risorse e se da una parte Salvini e Di Maio ribadiscono la volontà e la determinazione del Governo nel superare la Legge Fornero, dall'altra il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, continua ad insistere sul rispetto degli accordi con Bruxelles, quelli che prevedono una Nota di aggiornamento al Def con un rapporto deficit-Pil non superiore all'1,6 per cento.
Intanto, Matteo Salvini, nel corso del suo intervento alla trasmissione televisiva L'Arena, in onda su La7, ha rilanciato la sua battaglia contro la Legge Fornero.
Pensioni, Salvini rilancia: 'Legge Fornero profondamente sbagliata, quindi la devo cancellare'
Il vicepremier ha ribadito in TV come la Legge Fornero sia profondamente sbagliata in quanto ha rovinato la vita di milioni di italiani. 'Quindi la devo cancellare' ha sottolineato il leader della Lega Nord, aggiungendo come sia sbagliato mandare in pensione i lavoratori a settant'anni, gente che ormai ha la schiena rotta. Salvini ha precisato, inoltre, come serva una manovra coraggiosa perché il debito pubblico è destinato ad aumentare se l'economia del nostro Paese non cresce.
D'altro canto, il vicepremier ammette che il Governo non potrà fare in soli cinque mesi tutto quello che gli altri non hanno fatto in cinque anni.
Usando una metafora religiosa, il leader del partito del Carroccio ha dichiarato: 'Non moltiplichiamo pani e pesci, non è che possiamo mandare in pensione tutti il prossimo anno'.
La promessa, comunque, è quella di investire almeno 7-8 miliardi per compiere un primo passo verso il superamento della Legge Fornero.
Legge di Bilancio 2019, il ministro Tria frena, Di Maio insiste sul reddito di cittadinanza
Alle nuove dichiarazioni 'battagliere' di Matteo Salvini, si contrappongono, però, quelle più caute e prudenti del ministro dell'Economia, Giovanni Tria, il quale afferma: 'Non dico no a nessuno, prendo in considerazione tutte le ipotesi', aggiungendo, però, come occorra andare per gradi e come spetti al premier Giuseppe Conte il compito di farsi sentire nelle sedi europee.
Tria teme ripercussioni negative sui mercati ed, in particolare, sullo spread; nello stesso tempo, spera che la Legge di Bilancio 2019 rappresenti un passaggio indolore. In ogni caso, il pressing sul dicastero di via XX settembre è notevole: non dimentichiamo, infatti, che il leader del Movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio, continua ad insistere sul reddito di cittadinanza, una delle colonne portanti della politica grillina. Di Maio ritiene che l'1,6 per cento sia troppo poco: 'L'ideale sarebbe quello di scrivere una nota Def all'1,8 per cento - così la pensa il vicepremier - e usarlo come elastico per superare il due per cento'.