Maria Elena Boschi è d'accordo con la maggioranza del Pd che non vede di buon occhio la manovra finanziaria del Governo, targato Lega e Movimento Cinque Stelle. L'ex Ministro e sottosegretario ritiene che questa manovra sarà pagata a caro prezzo dalle generazioni future che, a suo dire, dovranno fare i conti con l'aumento del debito pubblico. Non sembra, quindi, condividere l'idea di Di Maio, secondo cui i sussidi alle fasce più deboli del paese, anche attraverso il Reddito di Cittadinanza, e l'innalzamento delle pensioni minime, siano fondamentali per far ripartire in maniera decisa l'economia.

Per la Boschi mancano gli investimenti

Il giudizio di Maria Elena Boschi sulla manovra risulta essere piuttosto negativo. La manovra finanziaria, che non viene guardata con simpatia anche dall'Unione Europea, nelle idee dell'esponente del Pd non è la soluzione migliore. Per l'ex sottosegretario è "tutto sbagliato". La critica riguarda, in maniera particolare, il fatto che non ci sia traccia di investimenti per i giovani o per il lavoro. Un vero e proprio allarme lanciato durante la manifestazione del Partito Democratico a Roma: 'Solo debiti che pagheranno i nostri figli' e che metteranno a rischio i risparmi di tutti noi italiani'. Evidente il riferimento al fatto che il deficit rischia di avere un effetto boomerang a lungo termine.

Maria Elena Boschi e Matteo Renzi: pensieri sempre in sintonia

L'arrivo sulla scena politica nazionale di Maria Elena Boschi è dovuto, oltre che alla sue capacità, al rapporto di stima e fiducia che ha sempre avuto con Matteo Renzi. Lei e il senatore del Pd, infatti, spesso hanno visioni comuni sulla linea politica da adottare per far andare avanti il Paese.

Anche Matteo Renzi, infatti, non vede di buon occhio la manovra finanziaria promossa dal Governo gialloverde. Nello specifico, Renzi l'ha definito il frutto di quella che è ormai una "deriva venezuelana" e una strategia che, in pochi mesi, rischia di portare ad un blocco dell'economia nel prossimo anno e mezzo. Come se non bastasse, nei giorni scorsi, Renzi ha anche riportato dei dati Istat per tessere le lodi al Jobs Act, musica adottata nel corso del suo Governo.

Secondo i dati riportati dal senatore del Pd, il Jobs Act ha abbassato la percentuale di disoccupazione: 'Ha portato per la prima volta dopo anni la disoccupazione sotto il 10%. Siamo partiti dal 13.2% e adesso siamo al 9.7%'.