Secondo Roberto Fico per combattere la violenza, il degrado e i rischi per la sicurezza diffusi in molte periferie italiane, non solo cittadine, l’arma migliore resta ancora la “coesione sociale” e non certo la “ruspa” evocata a più riprese dal leader della Lega Matteo Salvini. Il presidente della Camera in quota M5S [VIDEO] ha espresso la sua opinione sulla presunta emergenza sicurezza in atto nel nostro Paese, ancora sconvolto dal brutale omicidio di Desirée Mariottini. Teatro delle sue esternazioni è stato il Forum delle Autorità Metropolitane Europee (EMA), tenutosi questa mattina nella Sala della Protomoteca, in Campidoglio, alla presenza tra gli altri del sindaco pentastellato di Roma, Virginia Raggi.

Fico l’anti Salvini: altro che ruspe, serve la partecipazione

Durante il lungo dibattito (circa un’ora e mezza) tenutosi in Campidoglio, ‘l’ospite d’onore’ Roberto Fico, nelle vesti ufficiali di Terza carica dello Stato, ha deciso di dire la sua, anche se in maniera abbastanza generica, sul polverone sociale, mediatico e politico sollevatosi dopo lo stupro di gruppo e l’omicidio di Desirée da parte di un gruppo di extracomunitari irregolari nel quartiere romano di San Lorenzo. Fico, individuato non a torto da molti come rappresentante dell’ala sinistra del Movimento, ha fatto un deliberato riferimento proprio alle “ruspe” tanto care all’alleato di governo Salvini, che le ha promesse anche agli abitanti della ‘rossa’ San Lorenzo.

Anche in un momento difficile come quello che sta vivendo la comunità italiana, sostiene il presidente della Camera, bisogna ricorrere alla “coesione sociale” allo scopo di “costruire una comunità solidale”. Insomma, meno ruspe salviniane e “più amore e partecipazione”. Per restituire alla vita civile i quartieri in mano alla criminalità e al degrado, poi, la ricetta di Fico è quella di ricorrere al “controllo di vicinato” e non certo dare vita a inutili e pericolose “ronde”.

Anche Virginia Raggi contraria alle ronde

A ripetere quasi alla lettera le parole pronunciate da Fico, soprattutto per quanto riguarda questi ultimi concetti, ci ha poi pensato la ‘padrona di casa’ Virginia Raggi. Secondo l’inquilina del Campidoglio, infatti, non servono ronde ma controllo di vicinato. I cittadini devono limitarsi a supportare le forze dell’ordine, mentre sarebbe totalmente sbagliato e controproducente “l’uso della forza privata indiscriminata per risolvere questioni ordine pubblico e sociale”. Per concludere, la Raggi ha quasi supplicato l’invio di più agenti di ps nelle periferie cittadine dove i residenti sono attualmente abbandonati a loro stessi.