"Al 99% mi candido con la Lega". Dichiarazioni al veleno quelle dell'ex senatore di Forza Italia Antonio Razzi, che sembra essersi definitivamente allontanato da Silvio Berlusconi. Manifesta apertamente la simpatia per il partito di Matteo Salvini, e non risparmia le critiche all'ex premier. Tutto ciò è stato rivelato in un'intervista rilasciata a Giuseppe Cruciani, conduttore del programma radiofonico, targato Radio24, La Zanzara.

Vuole candidarsi alle europee, anche se ora si definisce in stand-by

"Ora sono svincolato da FI, sono in un periodo di stand by", afferma.

Ma non si tratta di un addio. Antonio Razzi infatti è tutto fuorché pronto a salutare il mondo della Politica. "Mi voglio candidare alle elezioni europee", dice. "Mi sono trovato bene con Matteo già quando mi ha accompagnato in Corea del Nord e ha visto come mi trattano lì. In caso di guerra nucleare sa che può affidare solo a me il compito di mediare con i nordcoreani, perché sono l'unico che è in grado di comunicare con loro".

Ma l'appoggio tra il Vicepremier Salvini e il Senatore Razzi sarebbe reciproco. "Matteo sa quanto valgo, e io penso che la Lega sia l'unico partito che fa quello che penso io".

Le critiche a Forza Italia e a Berlusconi

Dopo aver espresso la sua apertura alla Lega di Matteo Salvini, Antonio Razzi non risparmia le critiche al suo vecchio partito e a Berlusconi.

"Mi sono svincolato da FI perché non mi hanno candidato alle elezioni. Ora il mio cartellino è in mano mia. Se sono arrabbiato con Berlusconi? No, piuttosto mi definirei avvelenato. Non mi ha nemmeno avvertito. Io non sono un bambino, ho alle spalle 53 anni di servizio ed esperienza. Esigo che mi rispettino, come io rispetto loro".

"Berlusconi è come se vivesse in un ghetto - aggiunge poi - un uomo che è sempre stato libero. Ora è un prigioniero, non può parlare con nessuno".

"Non farò ricorso per il taglio del vitalizio"

Vitalizio è sicuramente la prima parola che associamo a Razzi, date le sue dichiarazioni di qualche anno fa, diventate famose anche grazie alle parodie di Maurizio Crozza.

Ma l'ex senatore continua a "farsi i fatti sua": infatti non è turbato dai tagli dei vitalizi portati avanti dai pentastellati. "Che me ne frega, non faccio ricorso. Prendo la pensione Svizzera con 41 anni di contributi e 2600 euro netti al mese dal Parlamento, che non sono i 5 o i 7mila che dicono tanti. Magari! Se me lo tagliano, mi tolgono 5, 600 euro. Mangerò la pasta una volta al giorno, invece che due". Dichiarazioni sempre molto realistiche di un Razzi che, con la sua schiettezza, è diventato la mascotte della (vecchia) politica italiana.