Non accennano a placarsi le polemiche sulla manovra finanziaria del governo Conte. Dopo l'ipotesi bocciatura da parte dell'UE e le discussioni dei giorni scorsi, quella di oggi al Senato è stata un'altra giornata pesante, nella quale sono arrivate accuse precise e gravissime.
Le accuse
Simona Malpezzi, senatrice del Partito Democratico, ha utilizzato il momento più solenne possibile, quello del suo intervento al Senato, per lanciare le sue accuse. Ha infatti riferito di essere stata pesantemente aggredita da Laura Bottici, questore del Movimento 5 stelle.
La Malpezzi ha detto chiaramente che la collega l'avrebbe aggredita fisicamente, mettendole le mani addosso a pochi passi dalla Commissione Bilancio, dove la Malpezzi ed altri componenti del Pd si sarebbero recati per motivi formali ed assolutamente ordinari (la consegna alcuni fogli).
Le accuse hanno immediatamente suscitato accese reazioni, in un clima già caldo per via della manovra e delle polemiche di questi giorni. La Bottici si è discolpata immediatamente, asserendo che nessuna delle accuse corrisponde a verità e negando quindi del tutto quanto raccontato dalla collega.
Attimi di tensione si sono registrati anche tra i senatori di Lega e Forza italia. Dopo le accuse della Malpezzi la seduta è stata sospesa dalla presidente Casellati, per poi riprendere poco dopo.
Il punto sulla manovra
Mentre nei giorni scorsi il vicepremier Matteo Salvini ha già avuto modo di esprimersi positivamente sulla manovra, il documento è già stato presentato al Senato, dove si attende il voto di fiducia. L'opposizione ha reagito duramente, tanto da arrivare, tramite Marcucci del PD, a preannunciare il ricorso alla Corte Costituzionale.
Le forze politiche contrapposte alla maggioranza lamentano infatti da giorni una 'strozzatura del ruolo del parlamento da parte del governo'. Oggi nell'aula di Palazzo Madama era presente anche l'ex premier Matteo Renzi che ha protestato insieme al resto dei compagni del suo partito.
Tassisti in agitazione
Nel frattempo è in subbuglio anche il mondo dei trasporti: i tassisti si sono detti delusi dal testo definitivo prodotto dal governo dopo giorni di trattative con sindacati e servizi di ncc (noleggio con conducente).
Al termine del consiglio dei ministri di ieri, quindi, dal governo hanno fatto sapere che interverranno sulla materia con un decreto successivo alla manovra. Tanto basterà per placare le polemiche di queste ore? Staremo a vedere, intanto il servizio taxi risulta rallentato a Roma Termini e in stazione centrale a Milano. Ricordiamo che il giorno precedente a protestare erano stati invece i servizi di ncc.