Fuochi d’artificio anticipati rispetto all’ultimo dell’anno durante la puntata del talk show di La7, Otto e mezzo, andata in onda mercoledì 19 dicembre. Riuniti a discutere della manovra economica italiana appena approvata dalla Commissione europea c’erano, oltre alla padrona di casa lilli gruber, i giornalisti Marco Travaglio, Marianna Aprile e Massimo Giannini. A parte il direttore del Fatto Quotidiano, tutti gli altri presenti sposano, seppur con toni diversi, la tesi che la nostra legge di bilancio sia stata scritta in realtà a Bruxelles e che il governo Conte abbia dovuto subire un compromesso.

Travaglio ritiene invece che, trattativa esclusa, il governo M5S-Lega sia il primo da qualche anno a questa parte ad essersi ribellato al diktat dei burocrati Ue. Gruber e Aprile lo irridono e lo contestano con un sorriso beffardo ed è a quel punto che parte la bagarre.

Il discorso di Marco Travaglio: ‘Manovra più invisa alla Ue da quando esiste’

Marco Travaglio viene sollecitato da Lilli Gruber a commentare il fatto che, secondo gli avversari politici come Matteo Renzi e Paolo Gentiloni (entrambi ex premier), la manovra economica del governo Conte sia stata in realtà dettata da Bruxelles. “A me risulta che fossero le manovre finanziarie che facevano Gentiloni e i precedenti governi che venivano scritte a Bruxelles - risponde secco il direttore del Fatto - da Berlusconi a Renzi abbiamo avuto per anni dei presidenti del Consiglio che facevano pubblicamente dichiarazioni di fuoco contro l’Europa, poi andavano là e si arrendevano facendo esattamente quello che gli veniva chiesto”.

Secondo il giornalista “ci furono addirittura governi il cui programma erano le lettere che mandava la BCE. Questo è un governo che ha fatto delle cose che la Commissione europea non voleva assolutamente nemmeno sentir nominare. Se questa Manovra fosse stata scritta dalla Commissione il rapporto deficit/Pil sarebbe all’1,6% e non sopra al 2%.

Reddito di cittadinanza e quota 100 sulle pensioni non ci sarebbero perché misure detestate dalle cancellerie europee e invece partiranno. Questa è la manovra economica più invisa alla Commissione da quando esiste”.

‘Se la Commissione potesse sterminare pensionati e disoccupati lo farebbe’

“Dopodiché uno può menarla come gli pare - prosegue nella sua invettiva Marco Travaglio - purtroppo le cose stanno esattamente così, nel senso che queste misure l’Europa non le voleva.

Non pretendevano di decidere soltanto i tetti di spesa (con piena legittimità visto che l’Italia ha firmato dei trattati), pretendevano pure di scrivere quello che c’era dentro la manovra. Non l’hanno potuto fare, si sono ritrovati i gilet gialli per le strade di Francia, si sono spaventati, hanno dovuto concedere a Macron una violazione del trattato principale che è il Patto di Stabilità e, quindi, per non avere figli e figliastri, hanno dovuto ingoiare il rospo di una manovra italiana che alla Commissione non piaceva. Se avesse dovuto scrivere la manovra avrebbe dato ancora una volta addosso ai pensionati, ai poveri e i lavoratori perché queste sono le politiche che piacciono a Bruxelles. Se la Commissione europea potesse sterminare tutti i pensionati e tutti i disoccupati lo farebbe volentieri”.

Marianna Aprile: ‘Europa buon padre di famiglia, sue ingerenze legittime’

Un giudizio tranchant, condivisibile o meno, che suscita l’ilarità di Lilli Gruber la quale, con la sua consueta aria di superiorità, di quella che sa tutto, al contrario del popolo bue, si rivolge a Marianna Aprile: “Condividi questa analisi di Marco Travaglio, sulla quale ci sarebbero molte cose da dire?”. Domanda che fa scattare Travaglio che replica: “Beh ci sono tante cose da dire su tutto quello che dite anche voi, cioè non è che ci sono molte cose da dire soltanto su quello che dico io”. E la Gruber: “Ma certo, infatti siamo qui e ognuno dice quello che pensa”. Ma anche la risposta della Aprile risulta una difesa a spada tratta dei burocrati brussellesi.

“Non molto, sinceramente non condivido questo dipingere la Commissione come una sorta di mostro che ambisce solo a sterminare gli ultimi - dice la giornalista di Oggi - l’Europa non è brutta, sporca e cattiva, ma un buon padre di famiglia. Le sue sono ingerenze legittime. Il debito concesso a Macron è stato un bene per noi. La Francia ha meno debito ed è più credibile di noi che abbiamo dato fino a ieri dell’ubriacone a Juncker”.