Sono passati oltre settant'anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, eppure da allora non è passato neanche un giorno che sia stato di pace per l'intera popolazione mondiale. Le guerre hanno caratterizzato in maniera ciclica singoli Stati o aree geografiche, talvolta lunghe e tutt'oggi in corso. E' rimasta, invece, solo e fortunatamente un incubo la possibilità che potesse scoppiare un terzo conflitto planetario, temuto soprattutto nel periodo della Guerra Fredda. Almeno a livello ipotetico continua però ad esserci la possibilità che un giorno possa divampare una guerra mondiale dagli effetti devastanti sull'umanità.

Il fatto che a ricordarlo non sia stato uno qualunque, ma il presidente russo Putin, fa un certo effetto.

Sotto accusa la scelta Usa di uscire dal trattato Inf

Il leader della Russia parla nel corso di un'affollatissima conferenza stampa. Quasi duemila i giornalisti accreditati per presenziare al tradizionale appuntamento in cui, prima della fine dell'anno, Putin fa il punto della situazione su quelle che sono le politiche messe in atto ed il futuro del suo Paese. A far effetto, come evidenziato, sono le parole racchiuse nel capitolo "esteri". Tra un ragionamento di ordine economico e strategico, infatti, ha trovato spazio un discorso che sembra suonare quasi come un monito nei confronti del mondo."Il mondo sottovaluta il pericolo di una guerra nucleare" ha evidenziato.

Parole che fanno un certo rumore, considerando l'aggiunta relativa al fatto che la scelta degli Usa di uscire dal trattato Inf 'aumenta l'incertezza' in quello che sarebbero un vero e proprio sfacelo del sistema di deterrenza internazionale. Il trattato venne sottoscritto nel 1987 tra gli Usa e l'allora Urss e mise fine alla crisi degli euromissili, le testate nucleari a medio raggio che entrambe le superpotenze avevano installato nel vecchio continente, nei rispettivi 'blocchi' di competenza.

Putin lancia un avvertimento

Putin, inoltre, si è detto particolarmente scettico rispetto all'ipotesi di abbassare la cosiddetta soglia di tolleranza che riguarda le armi nucleari. La prospettiva, infatti, di consentire l'utilizzo di "armi atomiche" anche per fini tattici rappresenterebbe quasi un passo destinato a portare l'umanità ed il pianeta al crespuscolo.

"Queste questioni - ha detto - sono molto serie, è una vergogna che le si sottostimi. E' una questione legittima che sta crescendo". Putin, inoltre, ha commentato in maniera positiva la scelta americana di ritirare le truppe della Siria, pur attendendo ancora segnali concreti. Pesa quanto avvenuto in Afghanistan dove, a diciassette anni di distanza dalla fine del conflitto, si trovano ancora militari americani nonostante il loro ritiro sia stato già annunciato da tempo.