Si continua a parlare di reddito di cittadinanza e delle modalità riguardanti la sua erogazione. A parlarne questa volta è il vice premier leghista Matteo Salvini, il quale precisa che neanche un euro sarà elargito a chi già possiede un ricco conto in banca. Insomma, per i soliti furbetti già in procinto di entrare in azione, nessuna strategia potrà essere utilizzata per accaparrarsi somme non spettanti.

Matteo Salvini e alcune precisazioni sul reddito di cittadinanza: 'Neanche un euro ai furbetti'

A riprendere l'argomento del reddito di cittadinanza è stato oggi il vice premier Matteo Salvini a margine dell’incontro tenutosi a Milano, con gli anziani ospitati presso l’Opera Pia Cardinal Ferrari.

Molti dei presenti all’evento hanno posto al Ministro degli Interni leghista alcune domande sul famoso benefit, cavallo di battaglia del M5S e uno dei capisaldi del contratto di governo gialloverde. Le richieste di spiegazioni hanno riguardato, più in particolare, le modalità per l’assegnazione del reddito di cittadinanza.

“Come sarà possibile impedire a chi non possiede i requisiti richiesti di poterlo ottenere in maniera fraudolenta.?” Questa è stata la domanda posta direttamente a Salvini. Senza giri di parole, lo stesso esponente leghista ha dichiarato che già si è al lavoro per evitare che questo avvenga. “Si stanno incrociando le banche dati e i redditi di ciascun contribuente”. Una procedura, questa, annunciata da tempo e che finalmente cercherà di fare piena luce su chi avrà pieno diritto o meno di percepire un reddito minimo per la propria sopravvivenza e di quella del proprio nucleo familiare, in attesa di trovare un lavoro stabile e duraturo.

Spiega Salvini che lo scopo del reddito di cittadinanza è quello di “aiutare gli ultimi”, quelle persone più sfortunate, coloro i quali sono usciti in maniera prematura dal mondo del lavoro, senza fare distinzioni d’età, ma che attualmente non hanno più neanche l’intenzione e la voglia di cercarne uno nuovo.

Il leader della Lega, continua il suo accalorato discorso a favore del reddito di cittadinanza e lancia un monito verso i soliti furbetti, sicuramente già in agguato per accaparrarsi i 780 euro del reddito senza possederne i requisiti: “Ovviamente, se qualcuno ha due o tre appartamenti, o due o tre ‘macchinoni’, non vedrà neanche un centesimo di euro", precisa Salvini.

A metà febbraio la proposta del governo sulle richieste (da nord a sud) di autonomia di molte Regioni d'Italia

A proposito poi delle dichiarazioni di queste ore di Luigi Di Maio sulla lunga contrattazione con le Regioni che hanno chiesto la loro autonomia, Salvini specifica che i principali esponenti politici di questo governo, al fine di risolvere questo aspetto, si sono dati dei tempi ben precisi (si parla di metà gennaio).

Entro metà febbraio, invece, le Regioni che hanno avanzato nelle settimane scorse richiesta di autonomia, otterranno le dovute risposte attraverso una proposta finale e collegialmente condivisa dal governo in carica.

Nessun sussulto quindi e nessuna frizione tra Lega e M5S, così come qualcuno ha lasciato intendere in queste ultime ore. La contrattazione certamente sarà lunga ma si arriverà anche questa volta all’ennesima decisione condivisa dalle due forze politiche che formano l’esecutivo. Il vice premier, infine, sottolinea come in questi giorni molte altre Regioni d’Italia (da nord a sud) hanno fatto la medesima richiesta di autonomia.