Il vicepremier Luigi Di Maio si è espresso su quello che sarà per lui il prossimo futuro dell'Italia. Il suo intervento è arrivato lo stesso giorno in cui l'Istat ha diffuso uno dei dati peggiori per quanto riguarda la produzione industriale, che secondo le stime sarebbe in fortissima decrescita, avendo fatto registrare il -2,6% di produzione solo nel mese di novembre scorso. Un dato sicuramente allarmante, che pare in buona sostanza sopito dalle parole di Di Maio, che non vede una recessione imminente del nostro Paese (almeno questo fanno capire i dati diffusi), ma anzi che ci siano ottime prospettive di crescita.

Il 'pentestallato' ha espresso la sua posizione durante gli Stati Generali per la celebrazione dei 40 anni dall'istituzione della figura del Consulente del lavoro.

Di Maio: 'Creiamo autostrade digitali'

Il vicepremier durante la convention ha parlato della creazione di 'autostrade digitali', nel senso che il Paese dovrebbe proprio investire nelle nuove tecnologie informatiche, in questo modo poi si creerebbe un circolo virtuoso che farebbe innovare l'Italia e andrebbe a creare posti di lavoro. Lavoro che, come si sa, è la priorità del programma politico del M5S. Luigi Di Maio ha portato l'esempio dell'azienda Olivetti, celebre società italiana che lavora proprio nel campo dell'informatica, e che è il fiore all'occhiello dell'innovazione "made in Italy".

Dal palco poi annuncia anche delle novità che saranno inserite proprio nel decreto legge che riguarda la cosiddetta "quota 100" e il reddito di cittadinanza: gli stipendi dei sindacalisti, secondo quanto previsto dall'Esecutivo giallo-verde, saranno livellati e portati su cifre 'normali'. Altre novità, secondo Di Maio, ci saranno per le aziende.

In questo senso il programma prevede degli sgravi fiscali, per 18 mesi, a tutte quelle aziende che assumeranno chi andrà a beneficiare del reddito di cittadinanza.

'Stoccata' all'Inps e al presidente Boeri

Il vicepremier del Movimento Cinque Stelle non ha risparmiato proprio nessuno durante il suo discorso, anzi ha rincarato dose, affermando che, a suo dire, alla guida dell'Istituto Nazionale di Previdenza dovrebbe starci chi i problemi reali li conosce in prima persona.

Possibile il riferimento a Tito Boeri, che è il presidente dell'Ente previdenziale nazionale. Molto spesso infatti Boeri e lo stesso Esecutivo hanno avuto dei battibecchi, sia per quanto riguarda cifre che non sarebbero corrispondenti alla realtà dei fatti, ma anche su altre questioni squisitamente politiche. Nei prossimi giorni dovrebbero comunque arrivare i dati dell'andamento del Paese negli ultimi mesi del 2018.