Il selfie di Papa Francesco con la spilla "Apriamo i porti" ha scatenato le reazioni del web e della Politica. La sua presa di posizione pro migranti era nota da tempo per merito delle sue omelie domenicali dalla finestra di San Pietro. A destare sorpresa e reazioni variegate è stato, però, il fatto che Papa Francesco abbia accettato di farsi fotografare con un oggetto "politicizzato" e "popolare" come quella spilla pro migranti.

Papa Francesco e il selfie con la spilla 'Apriamo i porti'

È successo a Sacrofano, piccola e amena cittadina a nord di Roma, durante un incontro tra il Pontefice e la struttura di accoglienza migranti dal nome significativo: "Liberi dalla Paura".

Secondo quanto riportato dal giornale di orientamento cattolico "Avvenire", la dinamica che ha portato al selfie con la spilla è stata naturale e per nulla forzata. Sarebbe stato, quindi, il Papa stesso a scegliere di farsi fotografare con la spilla "Apriamo i porti".

Tutto è avvenuto allorché, don Natalino Capovilla, parroco a Marghera (Venezia), si è avvicinato al Pontefice per un saluto. Papa Francesco, dunque, avrebbe preso la spilla "della discordia politica" e avrebbe acconsentito a scattare il selfie.

Il selfie del Papa con la spilla su Facebook

Per celebrare l'incontro tra il parroco e il Papa e condividere l'evento con i fedeli, don Capovilla ha deciso di mettere la foto con il Pontefice su Facebook.

La foto è stata corredata da alcune considerazioni personali del prelato, tra cui "La paura è l'origine di ogni schiavitù e di ogni dittatura. Sulla paura del popolo cresce la violenza dei dittatori".

Questo elogio del coraggio, a seguito di una considerazione sul coraggio del Papa. Un Papa che "si concede una foto che rilancia quell' "Apriamo i porti" che [.....] per j cristiani è obbligo evangelico per essere liberi da la paura".

Uno schieramento netto contro le politiche dell'attuale governo che vede nel Ministro dell'Interno, Matteo Salvini, il principale destinatario di questa polemica politica.

Matteo Salvini al Papa 'Lui pensi alle anime, io ai poveri'

Da quel momento, è scaturita la polemica social. Da chi ha visto nel selfie di Papa Francesco un gesto di grande apertura verso le persone più svantaggiate, a chi lo ho accusato di essere un valido aiuto delle strategie di Soros.

Non sono mancati i commenti sarcastici: aprire non solo i porti, ma anche le porte del Vaticano per accogliere tutti i migranti nello Stato pontificio.

La risposta del diretto interessato non si è fatta attendere. Così, Matteo Salvini, ospite della trasmissione Non è l'Arena su La7, ha risposto al Papa. "Il Papa fa bene a parlare alle anime. Io invece devo occuparmi di cinque milioni di italiani poveri, i porti li apro a chi ha il permesso di arrivare in Italia".