roberto saviano scende nuovamente in campo contro Matteo Salvini e in favore di Sandro Ruotolo, il giornalista al quale la camorra casalese del boss Michele Zagaria ha promesso di fare la pelle, ma a cui il Viminale ha deciso di togliere la scorta. Saviano, così come alcuni esponenti dell’opposizione, sospetta che questa misura sia una sorta di ‘ritorsione’ per l’impegno giornalistico anti salviniano da sempre dimostrato da Ruotolo. Per questo decide di pubblicare un lungo post su Facebook nel quale, riprendendo la video inchiesta di Ruotolo ‘la bestia’, accusa il leader della Lega, e il suo spin doctor Luca Morisi, di farsi veicolare “buona parte del suo traffico” sui social media da “account fasulli” e da indirizzi ip statunitensi strettamente connessi alla lobby delle armi, la NRA.

‘La Bestia’, l’inchiesta di Sandro Ruotolo che incastrerebbe Matteo Salvini e Luca Morisi

L’autore di Gomorra proprio non ci sta a vedere il suo conterraneo campano, e collega giornalista, Sandro Ruotolo, privato della scorta che lo dovrebbe difendere dalle minacce della camorra. Per Roberto Saviano è tutta colpa del livore di Matteo Salvini, desideroso di ‘punire’ un cronista considerato scomodo. Prova ne sarebbe l’inchiesta condotta proprio da Ruotolo, e pubblicata da Fanpage, in cui l’ex inviato di Michele Santoro spiega, intervistando alcuni sedicenti esperti del settore, in che modo l’entourage salviniano riesca a far aumentare esponenzialmente le interazioni ai post del capitano e come lo stesso Salvini riesca sempre a centrare gli argomenti più seguiti dalla rete, spesso di contenuto razzista o xenofobo secondo lo scrittore napoletano.

La video-inchiesta di Ruotolo, della durata di circa 15 minuti, accusa in pratica Morisi e Salvini di utilizzare dei bot, ovvero dei sistemi automatizzati che condividono sui social network, moltiplicando così magicamente i like e le interazioni di un determinato post.

Roberto Saviano: ‘Il ministro della Mala Vita si fa veicolare il traffico social da account fasulli’

L’inchiesta di Sandro Ruotolo lancia accuse durissime nei confronti della reale portata del successo sui social di Matteo Salvini. Allo stesso modo, Roberto Saviano non si limita solo a condividere il video de ‘La Bestia’, ma specifica alcune questioni.

Per prima cosa, questa l’accusa, afferma che a rilanciare gli hashtag dei salviniani sarebbero degli “account fasulli”. Ma non solo, perché, agli account inesistenti, si aggiungerebbero, cosa ancor peggiore, “account statunitensi connessi alla NRA (National Rifle Association)”, ovvero la “potentissima lobby delle armi” americana che, specifica Saviano, sarebbe “capace di condizionare la politica americana ai più alti livelli”. In questo senso, accusa lo scrittore campano, non sarebbe certo un caso l’ansia salviniana di riformare la legge sulla legittima difesa per aprire così il mercato italiano ad una maggior diffusione delle armi da fuoco.