Il Senato ha espresso il suo voto contrario alla richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini, in seguito all'accusa mossa dal Tribunale di Catania di sequestro di persona aggravato per le decisioni prese dal ministro dell'interno in merito alla nave Diciotti. La vicenda risale allo scorso agosto quando il Viminale negò l'accesso all'imbarcazione della Guardia Costiera italiana al porto di Catania, che in quel momento aveva a bordo 177 migranti tratti in salvo a circa 17 miglia da Lampedusa.

Nella giornata odierna Palazzo Madama ha posto di fatto il suo veto all'istanza di rinvio a giudizio nei confronti del vicepremier della Lega con 232 no.

La votazione resterà aperta fino alle 19 ma, essendo stato raggiunto il numero minimo di voti previsti dalla legge, l'esito della consultazione si può considerare ormai certo. A favore di Salvini, oltre agli esponenti del Carroccio, si sono espressi anche i senatori del Movimento 5 Stelle (ad eccezione di qualche dissidente) e di Forza Italia.

Le operazioni si sono tenute in un clima piuttosto tranquillo: l'unico momento di tensione si è avuto quando il senatore Mario Giarrusso di M5S ha annunciato che il suo partito si sarebbe schierato dalla parte del "no". In quel momento sono partiti sonori applausi dal ministro dell'interno e dai rappresentanti della Lega, mentre il Partito Democratico e LeU hanno protestato, urlando: "Vergogna, vergogna".

Salvini: 'Amo la mia patria, i miei figli e il mio lavoro'

Prima che partisse ufficialmente la votazione in Senato, Matteo Salvini ha tenuto un discorso difensivo durante il quale non è riuscito a nascondere un pizzico di emozione. Il vicepremier, infatti, non ha negato di risentirne quando qualcuno mette in dubbio l'onestà del suo operato sostenendo che abbia abusato della sua carica istituzionale, poiché tutto ciò che ha fatto e che continuerà a fare è solo per la tutela dei cittadini e dei suoi figli.

Subito dopo ha ribadito il principio su cui si basa solitamente la sua attività da ministro dell'interno: "Meno partenze, meno sbarchi e meno morti con noi". Quindi una frecciatina nei confronti dei suoi detrattori che, a suo parere, invece dei porti sembrano gradire "i cimiteri aperti".

Il titolare del Viminale ha voluto anche sottolineare che, in qualità di ministro, di certo non ha alcuna intenzione di lasciar morire delle persone nel Mediterraneo senza fare nulla.

Quindi non ha dimenticato di ringraziare il Movimento 5 Stelle per quanto fatto finora con la Lega al governo soprattutto per quanto concerne tutte le misure adottate per contrastare l'immigrazione clandestina. Prima di concludere il suo intervento dai banchi del Senato, Matteo Salvini ha affermato: "Amo la patria, i miei figli e il mio lavoro, mi ritengo un ragazzo fortunato", per poi sottolineare il suo orgoglio nel portare avanti il proprio lavoro, aggiungendo che continuerà a farlo senza alcun timore.