Durissime le parole del Ministro dell'Interno Matteo Salvini nei confronti dell'equipaggio dell'imbarcazione 'Mare Jonio' gestita dall'Ong Mediterranea Saving Humans, supportata da una vasta galassia di associazioni italiane e da un ampio fronte di politici ed amministratori della sinistra, tra i quali Nichi Vendola, Luigi De Magistris e Leoluca Orlando.
L'imbarcazione attualmente si trova ancorata ad un miglio e mezzo dalla costa dell'isola di Lampedusa. Nel pomeriggio di ieri ha raccolto all'interno delle acque territoriali libiche una cinquantina di migranti che si trovavano a bordo un gommone con il motore in avaria.
Le dure parole di Salvini: 'Mare Jonio è la nave dei centri sociali'
Il Vice Presidente del consiglio, interpellato dal canale 'all news' di Sky ha avuto parole durissime per il comportamento dell'equipaggio della nave 'Mare Jonio'. Ha ricordato che il comandante ha contravvenuto all'ordine impartito dalla Capitaneria di porto italiana di attendere un'imbarcazione della Guardia Costiera libica che era in zona, per il soccorso dei migranti.
La condotta dalla nave della Ong Mediterranea, secondo il Ministro dell'Interno, non è classificabile come operazione di salvataggio, ma si tratterebbe di un vero e proprio atto di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Toni molto duri, rilanciati da Matteo Salvini a seguito del comunicato della Guardia costiera libica che ha confermato che la nave 'Mare Jonio' non abbia rispettato gli ordini di non imbarcare i migranti in difficoltà.
L'imbarcazione ha avuto un'avaria al motore
Il Vice Presidente del Consiglio già durante l'intervista concessa a Sky Tg24 ha attaccato duramente i membri dell'equipaggio della nave 'Mare Jonio', definendola - testualmente - "la nave dei centri sociali" vista la presenza a bordo, in qualità di portavoce, di Luca Casarini, storico esponente del mondo "no global", il quale proprio stamani è stato definito da parte di Salvini su Facebook come un "pluripregiudicato, coccolato da Pd e sinistra".
Matteo Salvini ha comunque ribadito all'intervistatore di assicurare ai migranti a bordo della nave attualmente alla fonda di Lampedusa ogni assistenza, da quella sanitaria alla fornitura di generi di sussistenza. Rimane però fermo sulla sua intenzione di non concedere a nessuno di loro il permesso di "mettere piede" sul suolo italiano, confermando la linea dura dei porti chiusi alle navi ong.