Mentre dirigenti e semplici militanti del Pd festeggiano quello che secondo loro è stato il successo rappresentato dalle elezioni primarie del partito, c’è chi, come Diego Fusaro, critica aspramente l’iniziativa prendendosela anche con gli stessi elettori Dem, i quali avrebbero votato con gioia quegli stessi dirigenti che, invece, rappresenterebbero i loro “carnefici”, in quanto rappresentanti di quella “classe dominante globalista” tanto odiata dal filosofo marxista e sovranista. Fusaro se la prende anche con il conduttore di Che tempo che fa, fabio fazio, autore di una ‘prona’ intervista al presidente francese Emmanuel Macron, andata in onda proprio ieri sera, e fiero propagandista delle primarie Pd.

Diego Fusaro contro le primarie Pd: ‘O partigiano portali via’

Per commentare l’esito delle elezioni primarie Pd, tenutesi nella giornata di domenica 3 marzo, Diego Fusaro sceglie di pubblicare un post su Twitter nel quale, per prima cosa, se la prende direttamente, e senza peli sulla lingua, con tutte quelle persone che hanno deciso di recarsi ai gazebo per scegliere uno tra Nicola Zingaretti, Maurizio Martina e Roberto Giachetti. Fusaro le definisce con disprezzo “militonti”, storpiando evidentemente il termine militanti. Tonti perché hanno avuto la stoltezza di mettersi addirittura in fila allo scopo di votare “i loro carnefici”, ovvero tutti quei dirigenti Dem considerati “al servigio della classe dominate globalista” che sicuramente “li massacreranno in nome dei mercati e dello spread”.

Per l’occasione Fusaro risfodera anche un suo fortunato slogan, divenuto persino sigla del programma radiofonico La Zanzara: “O partigiano portali via”.

La critica a Fabio Fazio: ‘Uno degli spettacoli più deplorevoli della mia vita’

Strettamente collegato al tema delle primarie Pd, secondo Diego Fusaro, è il comportamento tenuto da Fabio Fazio, durante l’ultima puntata di Che tempo che fa, nel corso della quale il conduttore è riuscito persino ad intervistare Emmanuel Macron all’Eliseo.

Con un lungo post su Facebook, Fusaro spiega di aver “assistito ad uno degli spettacoli più deplorevoli e più miseri” di tutta la sua vita, ovvero quello di una persona come Fazio che, come scriveva lo storico latino Tacito, “si precipita a servire le classi dominanti cosmopolite, quelle che vogliono più Europa e più mercato, più globalizzazione”.

L’intervista a Macron avrebbe rappresentato, tanto per essere chiari, “l’apice del lirico impeto neoservile” del conduttore. Oltre alla ‘leccata’ a Macron, Fabio Fazio, scrive Fusaro, si è anche abbandonato ad uno sperticato elogio delle primarie Pd descritte come “unica forza civile e all’altezza che può e deve risollevarsi per garantire più Europa e più civiltà”. Insomma, il vero obiettivo della trasmissione di Rai 1, conclude il filosofo, sarebbe quello di “ortopedizzare le vili plebaglie nazional-populiste, affinché aderiscano al verbo multiculturale, liberal, mondialista e ipercapitalistico: affinché amino le proprie catene e non si azzardino a ribellarsi”.