L’ex Sindaco di Riace, Mimmo Lucano, è stato ospite del talk show di La7, Piazzapulita, condotto da Corrado Formigli. Nella lunga intervista concessa al giornalista, Lucano si è soffermato più volte, come era logico aspettarsi, sul tema dell’immigrazione e sulla necessità dell’accoglienza. Posizioni che lo hanno fatto diventare l’icona della sinistra (almeno quella televisiva e dei salotti) e nemico numero uno dei cosiddetti sovranisti. Tanto per non smentirsi, tra le innumerevoli staffilate dirette verso il leader della Lega Matteo Salvini, il politico calabrese ha bollato il motto salviniano “Prima gli italiani” come un semplice “slogan” che è stato sconvolto dal’esperienza vissuta dal Comune di Riace, da lui amministrato fino a qualche mese fa, prima che le inchieste giudiziarie lo travolgessero.

Lucano intervistato da Formigli: ‘Anche in Germania dicevano dopo gli ebrei, prima i tedeschi’

Riace dimostra nelle sue applicazioni pratiche il contrario (delle teorie portate avanti da Matteo Salvini e dai politici sovranisti ndr) - così si esprime Mimmo Lucano in uno dei passaggi più significativi del suo intervento a Piazzapulita - Loro hanno voluto creare questo sistema di oppressione, non solo del modello Riace, ma anche dell’idea che ci sta dietro. Hanno preso come equazione quella storia in cui si vuole presentare l’immigrazione, o l’accoglienza, o le persone diverse che arrivano, come un dramma sociale, Ecco - attacca l’ex primo cittadino calabrese con il suo italiano incerto ma ficcante - perché questa idea ‘Prima gli italiani’ è uno slogan che Riace in qualche modo sconvolge, perché la società del futuro deve essere una società fondata sull’uguaglianza sociale, sul rispetto dei diritti umani, della dignità umana.

I ragazzi e i giovani credo che non possano alimentare questo odio perché è pericoloso. Anche in Germania dicevano così: dopo gli ebrei, prima i tedeschi. Questo scontro tra le persone provoca solo, secondo me, una forte tristezza”.

‘Riace icona mondiale di un altro mondo possibile’

Insomma, come spesso gli è capitato, Mimmo Lucano si dimostra un fiume in piena sul tema che più sembra interessarlo: l’accoglienza dei migranti.

Nel corso dell’intervista, in cui Corrado Formigli gli si rivolge dandogli amabilmente del tu, Lucano denuncia anche il fatto che, a suo modo di vedere, “c’è un sistema messo in atto per costruire una società che si fonda sulla paura”. Oppure esorta i giovani, i quali devono “immaginare il futuro come il luogo delle città aperte dove ognuno può avere uno spazio”, considerato che “noi non siamo i proprietari della terra, dell'aria, dello spazio”.

Insomma, secondo Lucano “a Riace con l’arrivo dei migranti è continuata la vita”. In questo modo, anche grazie a lui, “un piccolo luogo del profondo sud italiano è diventato l’icona mondiale di un altro mondo possibile”.