In questi giorni si sta discutendo molto della vicenda che vede coinvolta una nave olandese dell'organizzazione umanitaria non governativa tedesca Sea Watch e l'arresto della comandante, la giovane Carola Rackete. Lo stesso arresto della ragazza di origini tedesche ha fatto discutere a livello politico italiano ed europeo. Difatti, esso è stato salutato molto negativamente da parte dei governi di Germania e Francia mentre è stato considerato abbastanza positivamente da quello olandese. A proposito di ciò, c'è da segnalare che la segretaria di Stato all'immigrazione dell'Olanda ha scritto una lettera di sostegno nei confronti dell'azione Politica del ministero dell'Interno italiano.

La lettera della Knol e la critica alla Sea Watch

Nella stessa lettera, la segreteria di Stato Ankie Broekers-Knol ha decisamente criticato l'operato dell'imbarcazione olandese della Sea Watch. Difatti, come riporta il Corriere Della Sera, la stessa politica ha scritto che comprende lo stato di difficoltà che sta interessando l'Italia e la sua politica che sarebbe tesa al combattere "il traffico di esseri umani nel Mediterraneo". Inoltre, nella lettera indirizzata al Viminale la Knol ha sostenuto che la Sea Watch avrebbe potuto dirigersi verso altri porti più vicini, come quello della Tunisia o della Libia.

Oltre a ciò, la politica dei Paesi Bassi ha fatto sapere che la Rackete avrebbe potuto anche dirigersi verso un porto olandese ma, al contrario di quanto sostenuto da Salvini, non avrebbe mai chiesto lo sbarco dei migranti negli stessi Paesi Bassi.

D'altronde, la segreteria di Stato ha ribadito che l'Olanda non ha comunque intenzione di accogliere ulteriori migranti provenienti dalle operazioni Sar, ovvero sia quelle relative al salvataggio in mare effettuato principalmente dalle ONG.

L'appello all'Italia: 'Dobbiamo riformare insieme le politiche europee sull'immigrazione'

Nella stessa lettera inviata al ministero dell'Interno, la segreteria di Stato dei Paesi Bassi ha rivolto un'invito alla collaborazione tra Italia e Olanda in ambito europeo. Per essere più chiari, secondo la Knol sia il governo olandese che quello italiano dovrebbero darsi da fare per riformare e cambiare l'attuale sistema europeo di immigrazione e asilo.

Ciò, stando sempre alle parole della politica, dovrebbe essere fatto basandosi sui principi di responsabilità e solidarietà e dovrà portare alla creazione di una procedura di espulsione attiva in tutta l'Unione Europea.

Inoltre e per finire, nella lettera la politica dell'Olanda ha elogiato l'impegno assunto dall'Italia nel contrasto all'attuale immigrazione di massa.