Quello dell'Italia con l'Europa rischia di essere un braccio di ferro costante. La notizia è che, nelle ultime ore, rischia di poterlo diventare anche con ciascuno stato membro. Si, perché la questione Sea Watch ha fatto più volte esprimere il Ministro dell'Interno Matteo Salvini termini non esattamente lusinghieri nei confronti dell'Olanda e della Germania. Il tutto è nato dal fatto che entrambi i paesi, in merito alla questione nave Sea Watch battente bandiera olandese e facente capo ad una Ong tedesca, si sarebbero un po' girati dall'altro lato.

A riecheggiare nell'aria, però, ci sono le dichiarazioni del primo ministro olandese Mark Rutte che, però, tralasciando la questione migranti, interviene a gamba tesa sull'Italia nella situazione che vede il Bel Paese a rischio sanzioni a completamento di un'eventuale procedura d'infrazione per eccesso di debito. Le dichiarazioni, particolarmente "rumorose" per i contenuti, sono arrivate da Osaka ed ai microfoni di Bloomberg Tv.

Dai migranti il duello passa all'economia

Dall'Italia, negli ultimi giorni, erano partite frecciate abbastanza dirette nei confronti del governo olandese. A chiamarlo in causa più volte era stato Matteo Salvini che, in maniera polemica, si chiedeva cosa sarebbe successo qualora una nave battente bandiera italiana avesse provato a forzare un blocco navale davanti al porto di Rotterdam.

"Non siamo - aveva dichiarato il Ministro - un paese di fessi, abbiamo regole e confini. Chi ha sbagliato pagherà". Tutti sanno che la situazione Sea Watch si è sbloccata nelle ultime ore con l'ingresso nel porto di Lampedusa e l'arresto della comandante tedesca Carola Rackete. La situazione relativa ai migranti, però, non è l'unico aspetto su cui Salvini, così come l'Italia e l'intero governo, fronteggiano l'Europa. Resta infatti in sospeso la questione relativa ai conti. Il mancato rispetto dei parametri, com'è noto, sarà oggetto di una valutazione da parte di un Consiglio Europeo dei ministri dell'Economia che determinerà se l'Italia dovrà essere punita con sanzioni rilevanti o se, invece, verrà presa per buona l'idea che gli investimenti a debito rappresentino un reale trampolino per una ripresa del Bel Paese.

Per Rutte l'Italia va sanzionata

Un anticipo di quello che potrebbe essere il sentimento europeo nei confronti della situazione dei conti dell'Italia la dà il primo ministro olandese Mark Rutte.

"Non ho visto - ha dichiarato - nulla che suggerisca che l'Italia può sottrarsi alla procedura per deficit eccessivo. L'Italia deve davvero fare di più e la Commissione deve intervenire". Parole che probabilmente desteranno polemiche.