A livello politico, in questi giorni, a tenere banco è la questione Sea Watch. Per certi versi sembra essere passato sotto traccia il fatto che, a luglio, l'Italia potrebbe conoscere il proprio destino in merito alla procedura d'infrazione per eccesso di debito che incombe sulla testa del Bel Paese e che dipenderà dal Consiglio Europeo composto dai Ministri dell'Economia degli stati membri. La diatriba relativa alla nave, attraccata alla fine a Lampedusa, ha però ancora una volta messo in primo piano un Matteo Salvini inferocito con le istituzioni europee e stati come Germania ed Olanda che, a suo dire, si sono un po' girati dall'altra parte rispetto all'ennesima Ong che, sempre secondo il suo pensiero, vagava nel Mediterraneo con l'obiettivo di essere accolta in Italia.
Proprio i rapporti tra l'Europa e l'Italia sono finiti al centro del pensiero e delle parole di Romano Prodi, nell'ambito di un'intervista rilasciata a Sky Tg 24.
Prodi dice bisogna attenersi ai parametri
Romano Prodi è stato una delle figure chiavi, a livello politico, che hanno fatto transitare l'Italia nella delicata fase della transizione verso la moneta unica. Aggiungendo il fatto che è stato anche Presidente della Commissione Europea, ben si capisce come rappresenti una personalità particolarmente legata al concetto di Europa unita. L'auspicio palesato ai microfoni del canale all news della pay tv satellitare è stato quello che la procedura d'infrazione possa essere scongiurata. Ha sottolineato come ormai da anni esistono binari e numeri e che gli eventuali problemi scaturirebbero dalla mancanza di volontà ad "attenersi ad impegni numeri".
Un punto di vista evidentemente differente da quello del governo che, come più volte annunciato, non vuole piegarsi a quella che loro definiscono "logica degli zerovirgola disposta dagli euroburocrati europei".
Prodi sottolinea il problema politico dell'Italia
Il rinnovo del Parlamento Europeo porterà una folta delegazione di europarlamentari italiani di Lega e Movimento Cinque Stelle.
Alcuni analisti politici, anche facenti capo all'opposizione, hanno messo in rilievo come potrebbe essere difficile che trovino sistemazione nei gruppi parlamentari che, a Strasburgo, vanno per la maggiore. Una prospettiva che al momento viene rilevata come possibilità anche da Prodi.
"Per picchiare i pugni sul tavolo - ha evidenziato - bisogna almeno sedersi attorno al tavolo".
Ha messo in risalto come un presidente francese ritenesse non potesse esserci un'Europa senza il Bel Paese, prima di aggiungere: "Adesso rischiamo che ci sia un'Europa senza l'Italia, abbiamo fatto un passo in avanti nell'emarginazione".