Quanto sta accadendo nei rapporti tra l'Italia ed Europa rischia di non risultare ben chiaro a quanti conoscano in maniera superficiale le regole che regolano i rapporti tra i paesi membri e l'Unione Europea. Traducendo in parole povere si può dire che sull'Italia incombe la possibilità di subire una procedura d'infrazione per eccesso di debito che, se messa in atto, potrebbe comportare pesanti sanzioni economiche sul Paese e persino un periodo di cessazione dell'erogazione di alcuni tipi di fondi comunitari. Tuttavia, attualmente si è appena alla proposta operata dalla Commissione Europea, tenuto conto che ogni eventuale decisione esecutiva dovrà essere ratificata dal Consiglio degli Stati membri.

L'Italia, perciò, ha ancora del tempo per evitare che ciò accada. Per capire cosa può accadere adesso, la trasmissione di La 7 Omnibus si è avvalsa dell'opinione di Mario Monti, economista ed ex premier che ben conosce certe dinamiche.

Per Monti il pericolo non è da sottovalutare

La Commissione Europea, come detto, ha ravvisato gli estremi per definire una cattiva situazione dei conti dello Stato italiano. Questo, secondo Mario Monti, deve essere un fatto che deve preoccupare gli italiani poiché segnala "una cattiva conduzione della macchina Italia sulle strade europee". Riguardo alla natura della situazione attualmente in atto, ha messo in evidenza il fatto che non si tratta di un ultimatum, ma qualcosa che si avvicina sempre più ad esserlo.

Monti lo definisce come "preparazione di ultimatum". Nel documento emesso dalla Commissione Europea, infatti, l'intestazione sul frontespizio ha quella che Monti definisce una dicitura "curiosa" ossia "raccomandazione di raccomandazione". Il riferimento è al fatto che si tratta di una serie di pagine che vengono trasmesse al Consiglio Europeo che, per l'occasione, sarà composto dai ministri delle Finanze di ciascuno stato membro.

Monti torna sulle dichiarazioni pre-elettorali

Prima che andassero in scena le elezioni europee, sia Salvini che Di Maio evidenziavano come le urne avrebbero disegnato un orizzonte diverso per l'Unione Europea. Sebbene attualmente ci sia in carica una commissione uscente, Monti ha modo di sottolineare: “L’atteso o sperato cambiamento copernicano nei cieli d'Europa, a seguito delle elezioni europee, non c'è stato".

E poi lancia un monito per il futuro riguardo alle possibili strategie politiche da mettere in atto: “Conviene che l'Italia lavori sull'Europa che esiste e semmai si immagini un futuro diverso, ma non è rintanandosi con alleanze improbabili che si riuscirà a forgiare quel futuro".