Il video postato dal ministro dell'interno Matteo Salvini in cui lui dichiarava che si stavano rivedendo i criteri delle scorte, e aggiungeva quindi un "bacione" indirizzato allo scrittore Roberto Saviano, aveva da subito scatenato molte polemiche. Ora, però, il video arriva anche sul tavolo del Consiglio d'Europa. A detta dell'organizzazione internazionale quella è stata una "minaccia", grave perché si inserisce nel campo della sicurezza di cui devono godere invece i giornalisti.
Parole di Salvini sono un caso di massima pericolosità per incolumità dei giornalisti
Il video tanto discusso postato da Salvini è arrivato sino al Consiglio d'Europa. A detta di quest'ultimo, non è qualcosa che può essere visto in modo banale, ma si tratterebbe di vera e propria "intimidazione", aggravata dal fatto che è possibile attribuirla allo Stato.
Per questa ragione la "minaccia" è stata poi aggiunta alle "allerte" segnalate sulla piattaforma avente lo scopo di proteggere i giornalisti. Da Strasburgo, insomma, è arrivato un avvertimento molto chiaro nei confronti del ministro dell'interno, poiché il caso è stato inserito tra quelli considerati di estrema pericolosità per la sicurezza dei giornalisti.
Il video di Salvini
Ad aver acceso la diatriba era stato appunto in prima persona Salvini che, durante una diretta su Facebook, aveva innanzitutto lanciato un "bacione a Saviano". Quindi, aveva proseguito spiegando che era in corso la revisione dei criteri di assegnazione delle scorte.
Già allora aveva specificato che non sarebbe intervenuto su casi personali (chiarimento in realtà superfluo, perché non è compito del ministro dell'interno decidere le persone a cui assegnare le scorte), ma aveva anche aggiunto che da quel momento le scorte non sarebbero più state assegnate per "simpatie politiche", ma valutando "oggettivamente e tecnicamente".
Si sarebbe insomma andati a rivedere i casi di quelle persone che magari non hanno più bisogno di una difesa costante, a detta dei tecnici e degli esperti competenti. Inutile aggiungere, però, che il "bacione" all'inizio del video lasciava sottintendere già chi fosse il principale destinatario del messaggio.
In passato, però, è accaduto in altre occasioni che proprio Salvini avesse messo in dubbio la necessità di assegnare una scorta a Saviano, per poi rivalutare le proprie parole alcuni giorni dopo.
Proprio su questi precedenti, anche la nota scritta dal Consiglio d'Europa si è soffermata, rilevando come questa non è la prima occasione in cui il vicepremier minaccia lo scrittore campano di togliergli la protezione da parte delle forze dell'ordine.