Diego Fusaro, nelle ultime ore, è stato tra i primi ad avanzare sospetti ed interrogativi su cosa si possa celare realmente dietro a quello scatto che ritrae Natale Hjorth bendato, ammanettato e col capo chino all'interno di una caserma dei Carabinieri. Il giovane americano, accusato di essere uno dei complici del delitto del vice brigadiere Cerciello Rega, secondo il parere di diversi esperti della materia giuridica rischia di vedersi annullato l'interrogatorio, poiché ci sarebbero i margini affinché quella foto possa essere utilizzata come prova di una deposizione resa poco "libera" dal trattamento che avrebbe subito.

Fusaro, invece, guarda oltre e ritiene che possa essere trasformata in un pretesto attraverso cui potrebbe configurarsi addirittura l'estradizione per i due americani. Il filosofo, non a caso, aveva definito l'Italia una colonia di Washington sui suoi profili social, quasi a voler sottolineare una certa sudditanza psicologica italiana nei confronti degli Stati Uniti. Concetto ampiamente ribadito nel corso del suo intervento su Radio Radio.

Secondo Fusaro Hjorth sarà estradato

Tornando alla foto incriminata Fusaro è chiaro: "Questo bendaggio costerà l'estradizione del delinquente che verrà trasferito negli Stati Uniti d'America e lì potrà farla franca". Gli esperti americani hanno già sottolineato come oggi si dovrebbe fare di tutto per evitare l'intera procedura processuale sulla base di quanto avvenuto.

E il filosofo incalza: "Si farà di tutto per evitare il processo in Italia". Per alcuni media la vicenda che coinvolge i Carabinieri sarebbe stato un autogol dell'Arma, ma Fusaro, senza mezzi termini, la vede in maniera diversa. "Si tratta - rivela - di un ordine che arriva dall'alto per evitare il processo in Italia".

Fusaro vede Italia subalterna agli Usa

Fusaro sceglie poi di spiegare quelli che sono i canoni che regolano i rapporti internazionali. "So - evidenzia - quali sono le logiche del potere e i rapporti di forza asimettrici che legano l'Italia agli Stati Uniti d'America. L'Italia è una colonia, gli Usa sono il padrone. Noi dobbiamo obbedire al padrone e stare sempre a testa bassa.

Gli Stati Uniti non possono accettare che il loro cittadino venga giudicato in Italia. Si è orchestrato di comune accordo questa messa in scena per garantire la fuga del delinquente americano che non verrà in alcun modo giudicato in Italia".

E poi accusa anche i politici: "Nessuno ha il coraggio di mettere in luce la realtà di quanto sta avvenendo". Il filosofo è duro anche nel commentare la vicenda: "Ennesima violenza che subiamo da parte degli Stati Uniti d'America che si mobilitano tramite la connivenza dei nostri politici al servizio della potenza di Washington per imporre la loro voluntas".