Oggi, martedì 20 agosto, la crisi di governo dovrebbe essere ufficializzata. In attesa di scoprire se il Premier Conte si dimetterà o se - come trapelato nelle ultime ore - si procederà con la mozione di sfiducia, tra M5S e Lega volano accuse sempre più pesanti. Ieri, il Ministro Luigi Di Maio ha definito "disperato" Matteo Salvini. In rete, invece, è stata lanciata una petizione (chiamata semplicemente Salvini Premier) per portare a Palazzo Chigi il ministro dell'Interno. La raccolta firme - ovviamente impossibile ed irrealizzabile - è stata ore in tendenza sui social.
Le comunicazioni del Premier Conte
Il Premier Giuseppe Conte sta preparando il suo atteso discorso in Senato. Secondo quanto riportato dal Messaggero, non si dimetterà, ma "costringerà" il suo vice premier Matteo Salvini a votare contro il "governo del cambiamento" e mettere sulla crisi "faccia ed impronte digitali". Dopo essere rimasto per un anno e mezzo in disparte, il Presidente del Consiglio sta "affilando le armi" e si sta preparando a dettare modi, tempi ed epilogo della crisi; per evitare un'ultima beffa da parte del leader della Lega, come ha spiegato un esponente grillino, con ogni probabilità, verrà presentata una risoluzione che non potrà essere votata da Salvini.
Mentre gli italiani, presi alla sprovvista da questa strana - e per certi versi paradossale - crisi d'agosto, attendono di sapere le sorti dell'esecutivo gialloverde, tra M5S e Lega lo strappo sembra insanabile.
Dopo aver riunito i parlamentari pentastellati in un'assemblea congiunta, Luigi Di Maio ha dichiarato, duro: "Matteo Salvini, nei nostri confronti, ha aumentato il livello di attacco: per fare notizia, ha bisogno di parlare di noi, è disperato". Poi, inchiodando il leader del Carroccio alle sue responsabilità ha concluso: "Non si sa cosa sia accaduto tra un mojito e l'altro.
Ha aperto una crisi in spiaggia e ora noi la stiamo portando in Parlamento, il luogo democratico dove si deve dibattere".
La petizione Salvini Premier
Durante questa inaspettata crisi di governo, i protagonisti, hanno detto tutto ed il contrario di tutto. E non sono mancati i colpi di scena. L'ultimo, solo in ordine di tempo, è apparso online nella giornata di ieri: in tendenza, su Twittter, è entrata una petizione - lanciata dalla piattaforma Change.org - che vorrebbe Premier l'attuale Ministro dell'Interno Matteo Salvini.
La raccolta firme è stata avviata da un'utente D.S.
Continuate a firmare perché mi diverte leggere i commenti dei sostenitori di sx!
— domenica sisto (@DomenicaSisto) 19 agosto 2019
mi sembra di essere a pescare e di aver azzeccato l'esca!
sai quanti ne sto pescando per poi bloccarli🤦♂️
Twitter : SALVINI PREMIER - Firma la petizione! https://t.co/LZETqqu8v8 via @ChangeItalia
Ovviamente, la petizione che vuole portare Salvini a Palazzo Chigi non ha alcun valore. Senza illustrare l'iter procedurale (disciplinato dall'articolo 92 della nostra Costituzione) che porta - nell'ambito di una legislatura parlamentare - alla formazione di un governo, appare incredibile che qualcuno possa pensare che, per raggiungere "l’obiettivo iniziale" possano essere sufficienti soltanto 500 firme, ma soprattutto che si possa credere che, in un Paese democratico come il nostro, possa bastare un sistema tanto semplice per poter nominare qualcuno Presidente del Consiglio.