La Lega resta il primo partito, ma potrebbe pagare l'evoluzione delle cose in seguito alla caduta del governo. E' quello che emerge dai dati pubblicati da Tecne e ripresi da Tgcom24. Il Carroccio, infatti, fa segnare un calo del 3% che si accompagna ad una crescita di Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle, rispettivamente seconda e terza forza politica dello scenario politico italiano. Al momento le distanze per Salvini restano rassicuranti, ma dovesse proseguire il trend, per la prima volta, ci sarebbe da preoccuparsi rispetto ad una curva del consenso che, dopo molti mesi, fa registrare una tendenza negativa.
Un sospetto che nasce e anche soprattutto dal fatto che l'evoluzione delle ultime vicende politiche dipendono in gran parte da quella che è stata la frattura in seno alla maggioranza determinata dalle posizioni prese dal Carroccio e dal leader leghista.
Per il Carroccio -3% rispetto alle europee
Il momento in cui si è avuta contezza del fatto che la Lega avesse rovesciato i rapporti di forza con il Movimento Cinque Stelle sono state le elezioni europee. In quella fase il Carroccio fece segnare un lusinghiero 34,3% che, di fatto, valeva più del doppio dei grillini (17,1%). Adesso, però, sembra quasi che la progressione si sia invertita. Il partito di Salvini, secondo il sondaggio Tecne, avrebbe fatto segnare un calo del 3%, assestandosi al 31,3%.Una percentuale che non cambia il fatto che la Lega resta saldamente il primo partito italiano. Considerando anche l'8,3% di Forza Italia (-0,8% rispetto alle europee) e il 6,7% di Fratelli d'Italia (+0,2%) si può continuare a notare come un'eventuale coalizione di centro-destra manterrebbe i favori del pronostico in una possibile ed immediata tornata elettorale.
Pd e M5S in crescita
Chi rischiava di finire per essere totalmente fagocitato dal consenso acquisito dalla Lega era il Movimento Cinque Stelle nelle fasi di comune governo. L'ultimo sondaggio Tecne mette in evidenza come la rottura con il Carroccio abbia fatto segnare un incoraggiante +3,7% per i grillini che passano dal 17,1% delle ultime europee a quello che sarebbe l'attuale 20,8%).
Sorride anche il Partito Democratico che dal 22,7% delle ultime urne si assesta al 24,6 mantenendo lo status di secondo partito italiano. Da segnalare, inoltre, il 2,5% di +Europa (3,1 alle Europee), l'1,8% di Europa Verde (prima 2,3%) e 1,4% di La Sinistra (prima 1,7%).Il 2,6% del consenso va a partiti minori, mentre gli astenuti ed incerti sono addirittura il 48,3%. E, eventuali elezioni, si giocheranno anche nel tentativo di convincere quanti, al momento, preferiscono non prendere posizione: ad oggi quasi un italiano su due, stando alle percentuali di Tecne.