Che la convivenza tra Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle al governo possa risultare problematica è un rischio noto ai più. Il governo formato da Giuseppe Conte è pronto ad incassare la fiducia dal Parlamento, ma potrebbe incontrare difficoltà più importanti nel momento in cui inizierà a lavorare a pieno regime. Non lo ha ancora fatto, ma a ben guardare sono già evidenti dei potenziali motivi di dissidio. Uno nuovo emerge da un post del senatore grillino Mario Giarrusso che commenta in maniera particolarmente critica le intenzioni sul Ceta palesate dal neo Ministro per le Politiche Agricole Teresa Bellanova.

La neonominata titolare di dicastero ha fatto capire come si tratterebbe di un fronte per il quale bisogna lavorare, a fronte di un'opinione grillina radicalmente opposta e sottolineata dal senatore.

Ceta regola scambio libero tra Ue e Canada

Il senatore del Movimento Cinque Stelle Mario Giarrusso, attraverso la propria pagina Facebook, ha inteso mettere in evidenza quella che è stata un'intervista rilasciata dal Ministro Bellanova nel corso di Radio 24 Mattino. A far storcere il naso all'esponente pentastellato c'è il passaggio in cui la Bellanova pone l'accento sulla necessità di lavorare affinché si arrivi alla ratifica del Ceta. Si tratta di quello che sarebbe un accordo economico di libero scambio tra Unione Europea e Canada.

Dal punto di vista dell'esponente del Pd, oggi facente parte della squadra Conte, rappresenterebbe uno strumento per dare competitività al sistema Italia.

Si tratta di una posizione radicalmente opposta a quello che è stato il pensiero del Movimento Cinque Stelle e Giarrusso non ha perso occasione di farlo notare, esprimendo un commento sulla notizia a margine.

"La battaglia contro il Ceta - ha scritto - è una battaglia identitaria del Movimento Cinque Stelle".

Paragone aveva anticipato malumori nel M5S in Senato

Non è la prima volta che le parole di un Ministro Pd urtano i grillini, ricordando come solo pochi giorni fa il titolare dei Trasporti De Micheli aveva sottolineato come i programmi comuni giallorossi non parlassero di revoca per le concessioni autostradali, ma di revisione.

Considerando quanto fragili possano essere gli equilibri che tengono in piedi il governo giallorosso, ogni scricchiolio rischia di essere pericoloso e, di fatto, questo lo è, non dimenticando come qualche giorno fa Gianluigi Paragone non ha mancato di sottolineare come all'interno dei senatori grillini il malcontento per l'accordo con il Pd sia tutt'altro che una rarità. E le parole del collega Giarrusso sembrano confermare la tesi. "Mi pare - ha scritto - che qualcuno non ha capito nulla e vuole fare saltare il governo prima che nasca".