Il nuovo partito di Matteo Renzi è nato da pochi giorni ed è ancora un partito 'fantasma', nel senso che non ha ancora una base territoriale su cui poggiare solidamente: in una inchiesta recente de Il Fatto Quotidiano, la giornalista Valentina Celi ha provato a contattare alcune sedi di comitati del nuovo partito, ma senza grandi risultati. Molti indirizzi infatti risultano sbagliati, e l'organizzazione di Italia Viva, nel complesso, non è ancora ben strutturata.

L'inchiesta del Fatto Quotidiano

Nel numero di oggi del Fatto Quotidiano è stata pubblicata un'interessante inchiesta sui comitati del nuovo partito di Matteo Renzi, Italia Viva.

La giornalista Valentina Celi ha provato a contattare i comitati, ma non è riuscita a parlare con molte persone, tra indirizzi sbagliati e numeri di telefono che hanno squillato a vuoto. Solamente 10 comitati su 40 hanno risposto, e due di questi erano quelli di Bruxelles e di Londra.

Tra i circa quaranta comitati che sono stati contattati, alcuni di loro rimandano a sedi di uffici personali e blog personali, studi di ingegneria, alcuni anche ad account twitter, e persino un albergo. Sicuramente un'organizzazione che va ancora migliorata, soprattutto, sottolinea la giornalista, se il partito propone un modello ottimale di efficienza Politica, con un partito molto forte, radicato sui territori.

E il titolo dell'articolo scelto dalla giornalista è piuttosto emblematico "Comitati di Matteo più morti che vivi: risponde uno su quattro".

La giornalista sottolinea come sia difficile, per quanti vogliano aderire ad un comitato, reperire informazioni in rete: nonostante sia presente il nome del coordinatore e l'indirizzo fisico della sede infatti, numeri di telefono e indirizzi di posta elettronica sono però assenti.

E nel 70% dei casi il link di ogni comitato, presente in ogni pagina, non funziona e alla fine riconduce alla pagina stessa.

Il racconto di un organizzatore

Per iscriversi bisogna ricevere un invito dal coordinatore del comitato, tramite email, e si accede ad un link per iscriversi, con una donazione minima da fare di cinque euro, da fare solo con pagamento online.

Se si vuole fondare invece un comitato bisogna essere almeno cinque persone. Nonostante la disorganizzazione complessiva dei comitati, traspare entusiasmo dagli organizzatori, come il Comitato vero Bolzano, che si muove sia sulla rete che sul territorio, con incontri volti a informare i cittadini del posto. Ha otto membri, e i numeri sembrano destinati ad aumentare.

A coordinare il comitato di Bolzano c'è Marco Forte, un giovane di 21 anni, che racconta alla giornalista che il comitato nasce come una "battaglia civica", e raccolga molti sostenitori di Matteo Renzi: racconta che il comitato si è formato per cambiare le cose senza volersi legare necessariamente ad un partito politico