Diego Fusaro si scaglia nuovamente contro Papa Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio, colpevole a suo giudizio di essere “al servizio della classe dominate”. Stavolta l’argomento che ha fatto saltare la mosca al naso al filosofo socialista e sovranista, ideologo del neonato movimento politico Vox, è quello scottante del Tav, il treno ad alta velocità. In occasione dell’udienza dei dirigenti e dei dipendenti di Ferrovie dello Stato (FS), tenuta in Vaticano, papa Francesco ha elogiato “l’importanza strategica” di questa innovazione. C’è da sottolineare che Bergoglio non ha citato la linea Torino-Lione, oggetto di infinite polemiche e contrasti.
Ma il riferimento proprio a quella linea Tav è logico. Per questo motivo Fusaro lo accusa di voler propagandare il “solito Vangelo secondo Soros”.
Le dichiarazioni pro Tav di papa Francesco
Lunedì 16 settembre, sala Clementina del Palazzo Apostolico, Città del Vaticano. Papa Francesco presiede un’udienza dedicata a tutti i dipendenti di Ferrovie dello Stato, presenti in massa per l’occasione. Un appuntamento come se ne registrano tanti tra le Mura Leonine, se non fosse per il fatto che Bergoglio si lascia volutamente sfuggire qualche considerazione sul Tav. “L'Alta Velocità è un'opera pubblica di importanza strategica - sentenzia senza dubbio alcuno il Pontefice - che realizza un collegamento essenziale lungo gli assi principali del Paese e ogni giorno offre a migliaia di passeggeri un servizio di notevole qualità”.
Il papa loda i “progressi e le innovazioni” realizzati in questo campo negli ultimi anni “in una società in così rapida evoluzione”, caratterizzata dalla “globalizzazione”. Insomma, anche se il Tav Torino-Lione, oggetto di furiose battaglie politiche e sociali, non viene citato direttamente, quale migliore pubblicità per i sostenitori dell’opera poteva esserci?
Diego Fusaro inchioda Bergoglio: ‘Solito Vangelo secondo Soros’
Purtroppo per papa Francesco, però, quelle due paroline pronunciate insieme, “Tav” e “globalizzazione”, scatenano l’ira funesta di Diego Fusaro. Il filosofo di studi gramsciani, nel suo ultimo editoriale apparso su affaritaliani.it, punta immediatamente il dito contro il numero uno del Vaticano accusandolo di essere “il primo pontefice” della storia della Chiesa “che non contrasta la mondializzazione capitalistica”.
Anzi, al contrario, la esalta e la “celebra”. Insomma, Bergoglio avrebbe scelto “di far dire a Dio che bisogna fare la Tav”. A Fusaro è rimasta impressa la definizione di “opera strategica” coniata dal papa che, però, starebbe molto attento a non rivelare che quella stessa opera è stata “concepita per le merci e non per le persone”. Dunque, riflette Fusaro, ci troviamo nuovamente di fronte al “Vangelo secondo Soros di Bergoglio”. Un papa, conclude il filosofo, “al servizio della classe dominante e del padronato cosmopolitico”.