Dopo mesi di tentennamenti passati a fiutarsi reciprocamente, le anime del Pd sono arrivate finalmente ai ferri corti. Matteo Renzi ha infatti deciso di ufficializzare l’uscita sua e dei suoi fedelissimi dal partito del Nazareno per dare vita ad una nuova formazione politica. Certo, il Rottamatore promette di non far mancare l’appoggio parlamentare al governo Conte, da lui stesso voluto per evitare quelle elezioni anticipate che avrebbero potuto significare la sua definitiva dipartita politica. Ma sono in molti a temere che, da oggi in poi, la stabilità del governo giallorosso sia ancora più a rischio.

Tra questi c’è sicuramente il Segretario dem, Nicola Zingaretti. L’addio di Renzi non è stato proprio un fulmine a ciel sereno, visti gli indizi lasciati in giro negli ultimi mesi, ma la sua decisione di spaccare il Pd non gli è affatto piaciuta perché la ritiene un “errore”.

Scontro tra correnti nel Pd: i renziani esultano

La notizia, ormai ufficiale, dell’ennesima scissione subita dal Pd, stavolta per mano di Matteo Renzi, ha scatenato le reazioni delle due fazioni in campo. Da una parte c’è quella renziana che, soprattutto sui social network, esulta per la ritrovata libertà del suo leader Renzi. Secondi i suoi fan, infatti, Matteo non ha fatto bene ma benissimo ad abbandonare al loro destino i dem che presto, come ha scritto lui stesso, potrebbero vedere il rientro nei ranghi di gente come D’Alema, Bersani e Speranza.

L’autore del putsch centrista, intanto, parla di una “Casa nuova” da fondare e punta il dito contro il “fuoco amico” subito in tutti questi anni, soprattutto quando ricopriva il ruolo di Segretario. Inevitabile, di fronte a questi attacchi proditori, la risposta decisa e piccata del nuovo leader dem Zingaretti.

Il post di Nicola Zingaretti su Twitter: ‘Ci dispiace ma ora pensiamo a futuro degli italiani’

La replica di Nicola Zingaretti all’ufficializzazione della scissione dal Pd da parte di Matteo Renzi è arrivata a stretto giro di posta, naturalmente sui social network. “Ci dispiace. Un errore”, ha cinguettato sul suo profilo Twitter il Segretario Pd nella prima mattina del 17 settembre, non appena venuto a conoscenza dello strappo renziano.

“Ma ora pensiamo al futuro degli italiani - ha poi aggiunto con tono quasi sprezzante - lavoro, ambiente, imprese, scuola, investimenti”. Per Zingaretti, insomma, occorrono “una nuova agenda e il bisogno di ricostruire una speranza con il buon governo e un nuovo Pd”. In questo caso, però, contrariamente alle reazioni apparse in calce al post renziano, i giudizi sono contrastanti. Molti commentatori, infatti, fanno notare le difficoltà a cui potrebbe andare incontro il partito, privato di una risorsa importante come l’ex Premier. Altri, invece, parlano di una chiarezza ritrovata e di una pagina, quella renziana, finalmente chiusa.