Dopo che il voto dei militanti del Movimento 5 Stelle sulla piattaforma Rousseau ha dato il via libera al governo col Pd, il Premier incaricato Giuseppe Conte è salito al Colle con la lista del suo governo. Parte ufficialmente il governo Conte bis. Dopo i lunghi incontri di ieri, tra Palazzo Chigi e Nazareno, anche oggi è stata giornata di trattative sui punti programmatici dell'esecutivo che partirà domani con il canonico giuramento, e sui nomi della squadra di governo.

Dopo aver trovato l'accordo su programma e Ministri, Conte ha portato la lista al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Le indiscrezioni delle ultime ore, soprattutto sui nomi dei Ministri sono quasi tutte confermate.

La nuova squadra di governo, i ruoli cardine

I due nomi su cui tanto si è discusso per il ruolo che avrebbero ricoperto nel nuovo esecutivo sono sempre stati quelli di Luigi Di Maio e Dario Franceschini. Il leader politico del Movimento 5 Stelle finisce, come anticipato dalle indiscrezioni di questa notte, al Ministero degli Esteri. Dario Franceschini, ex segretario del PD e da molti considerato tra gli artefici dell'accordo tra Dem e grillini torna al Ministero della Cultura, dicastero che ha già occupato con i governi Renzi e Gentiloni.

L'ex Prefetto di Milano, Luciana Lamorgese è il nuovo Ministro dell'Interno.

Una scelta dettata dalla necessità di dare discontinuità rispetto alle politiche del precedente governo, come richiesto dal segretario PD Zingaretti. La Lamorgese succede al Viminale a Matteo Salvini e soprattutto in materia migranti dovrebbe, secondo gli auspici del Pd, attuare politiche meno drastiche e radicali del leader leghista.

Altri dicastero molto ambito era il Ministero dell'Economia. Qui l'ha spuntata il Pd, che ha piazzato un suo europarlamentare, Roberto Gualtieri, finora Presidente della Commissione problemi economici e monetari della Ue.

Tutti i Ministri che domani giureranno

Un ruolo che era conteso da Pd e Movimento 5 Stelle era quello da sottosegretario alla presidenza del Consiglio.

Avendo scelto di eliminare la figura del Vice Premier, il ruolo della persona più vicina al Premier Conte era forse il più ambito. I grillini hanno ottenuto tale "poltrona" per Riccardo Fraccaro.

Francesco Boccia del Pd va al Ministero degli Affari Regionali, mentre Alfonso Bonafede è stato confermato al Ministero di Giustizia in quota M5S. I grillini hanno ottenuto anche il Ministero dello Sport ed il Ministero del Lavoro con rispettivamente Vincenzo Spadafora e Nunzia Catalfo, con quest'ultima che prende il posto di Di Maio. L'altro Ministero che aveva Di Maio nel governo precedente, quello dello Sviluppo economico finisce invece a Stefano Patuanelli, anche lui esponente pentastellato.

Al Pd vanno i Ministeri degli Affari Europei e delle Pari Opportunità, rispettivamente con Vincenzo Amendola ed Elena Bonetti.

Il giovane Giuseppe Provenzano, membro della direzione del Pd sarà il nuovo Ministro per il Sud. La grillina Fabiana Dadone invece ottiene il Ministero della Funzione Pubblica.

Già sottosegretaria del governo Renzi, la sindacalista Pd, Teresa Bellanova sarà la titolare del Ministero delle Politiche agricole. Un posto l'ha avuto anche la vice segretaria del Partito Democratico, Paola De Micheli che ottiene il Ministero delle Infrastrutture. Il grillino Sergio Costa, ex generale dei Carabinieri, è confermato al Ministero dell'Ambiente. Alla Difesa invece finisce il Piddino Lorenzo Guerini. È passato quasi in secondo piano il fatto che il governo oltre, da Pd e Movimento 5 Stelle, è appoggiato anche da Liberi e Uguali, a cui va il Ministero della Salute con il lucano Roberto Speranza.

Infine, il nuovo Ministro dell'Istruzione sarà il pentastellato Lorenzo Fioramonti e sempre ai 5 Stelle finiscono i ruoli di Ministro dei rapporti con il Parlamento e dell'innovazione, rispettivamente per Federico D'Incà e Paola Pisano.