Non è un momento facile quello che il secondo governo presieduto da Giuseppe Conte sta vivendo. E' l'effetto di una situazione che comincia a farsi complicata, tenuto conto che il Partito Democratico parrebbe potersi considerare una sorta di incudine su cui battono due martelli. Da un lato c'è il Movimento Cinque Stelle che non intende indietreggiare rispetto ai propri obiettivi e fa di tutto per portarli a termine, dall'altro c'è il neonato partito Italia Viva che non manca di aggiungere parlamentari tra le sue fila che, di fatto, aumentano la sensazione che presto potrebbe essere una sorta di ago della bilancia per l'intera maggioranza.
Il risultato è che, al momento, qualunque decisione da prendere rispetto ad una direzione politica da prendere rappresenta un qualcosa di difficoltoso per il governo. Non a caso, il Corriere della Sera ha riportato alcune dichiarazioni rese dal Ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini che ha rivelato come questa situazione di stallo, di fatto, richiami alla memoria i tempi dei governi presieduti da Romano Prodi (1996-1998 e 2006-2008).
Ogni partito avrebbe potere interdittivo
Attualmente al governo ci sono Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle, e novità degli ultimi tempi, Italia Viva. Si tratta di partiti che, al momento, vivono una situazione conflittuale tra loro. Tra dem e grillini resta l'eterogeneità di fondo, mentre tra il Pd ed i renziani il rapporto è caratterizzato da tutti gli strascichi che si porta dietro la fuoriuscita di Matteo Renzi.
Il risultato è che queste frizioni si traducano in una difficoltà ad operare politicamente nel governo. Franceschini, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, starebbe vivendo un déjà-vu. Un'idea che nascerebbe dalla dichiarazione resa e riportata secondo cui sembrerebbe di "rivedere i governi Prodi, dove ogni partito aveva un potere interdittivo".
Governi Prodi mai a fine legislatura
Franceschini è, da tempo, uno dei maggiori sostenitori dell'intesa di responsabilità tra Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle. Nei giorni scorsi non sono mancate sue dichiarazioni tese a fare da pompiere ad un possibile fuoco destinato all'inasprimento dei rapporti. Ad esempio, dopo una nota diffusa del Movimento Cinque Stelle in cui annunciava che il non incremento dell'Iva sarebbe dovuto essere la base per fare andare il governo, parlò di polemica sul nulla.
Tuttavia, sempre secondo quanto riporta il Corriere della Sera, non manca di tirare una frecciata al governo, manifestando una certa delusione rispetto a ciò che si aspettava dall'esecutivo e ciò che si starebbe rivelando. "Doveva - si legge - essere una cosa e sta diventando un altro". Occorre, inoltre, ricordare che il riferimento ai governi Prodi potrebbe non essere casuale rispetto al fatto che, in nessun caso, si arrivò compiere interamente la legislatura.