La tanto discussa 'tassa sulle bibite' alla fine è arrivata. Nella Legge di Bilancio il governo giallorosso ha inserito la 'sugar tax', che andrebbe a colpire le bibite considerate 'altamente zuccherate'. La legge non riguarderà invece le merendine, come invece si era ipotizzato qualche settimana fa dopo le dichiarazioni del ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti.

Tassa confermata dal ministro dell'Economia Gualtieri e dal Premier Conte

La conferma dell'arrivo della già ribattezzata 'Tassa sulle bibite' è arrivata dal ministro dell'Economia Roberto Gualtieri che, attraverso una intervista rilasciata al 'Sole 24 Ore' ha dichiarato: "Ci sarà la tassa sulle bibite, ma non verrà allargata alle merendine".

A confermare questa tassa ci ha pensato anche il Premier Giuseppe Conte, che ha dichiarato che "la tassa riguarderà solo le bibite altamente zuccherate". Ancora non si conoscono né le bibite che verranno colpite né gli altri dettagli della tassa.

Esulta il ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti, che ci tiene a ricordare di essere stato "il primo a portare questa idea nel Paese" e subito fa un appello ai suoi compagni di governo affinché i proventi della tassa vengano tutti investiti "per le scuole, per le università e per la ricerca". Esulta anche il Movimento 5 Stelle, azionario di maggioranza del governo, che attraverso il presidente della commissione Cultura della Camera Luigi Gallo dichiara: "Finalmente contrasteremo l'obesità infantile e le malattie diabetiche e, nello stesso tempo, potremmo investire soldi nell'Istruzione facendo risparmiare le famiglie".

Le reazioni all'annuncio della 'Sugar Tax'

La tassa sulle bibite, presente in oltre 50 paesi del mondo, ha già attirato sull'esecutivo le dure critiche dell'Associazione degli Industriali delle Bevande: "La tassa sulle bibite si tratta di una tassa dannosa per un settore che genera valore e occupazione anche a livello locale.

Inoltre - continua la nota - è una tassa che risulterà essere inefficace dal punto di vista della salute pubblica". Di diverso avviso, tuttavia, è l'agenzia per la salute pubblica del Regno Unito, dove la tassa sulle bibite è presente e avrebbe avuto risvolti positivi per la salute: "molti produttori hanno modificato, in seguito all'approvazione della tassa, la ricetta per la produzione delle loro bibite che ora presenterebbero dosi di zucchero dimezzate".

Critico anche il presidente di Federalimentare Ivano Vacondio: "La popolazione non si può educare attraverso l'inserimento continuo di tasse". Una tassa, insomma, che continuerà a far discutere ancora per molto tempo.