La diversità di vedute sulla Manovra finanziaria continua a far ballare e tremare il Governo che, finalmente nella giornata di domani 21 ottobre, si riunirà per il vertice di maggioranza. Il trio composto da Luigi Di Maio, Giuseppe Conte e Matteo Renzi prosegue con una serie di ultimatum e frecciatine che sembrano non avere fine. Nel rispondere alle dichiarazioni dei giornalisti in diretta dall'Eurochocolate a Perugia, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha ribadito, con durezza, che l'esecutivo attuale potrà andare avanti soltanto nel caso in cui si riesca a condurre un lavoro di squadra.

Insomma, "lavorare insieme per lavorare bene" sembrerebbe essere la filosofia Politica auspicata da Conte.

La replica di Luigi Di Maio

Intanto, il capo politico del Movimento Cinque Stelle e Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, sia attraverso un articolo postato sul Blog delle Stelle che tramite una dichiarazione in diretta da Matera in occasione dell'Expo 2020, sottolinea la posizione dei pentastellati. Tre sono le proposte avanzate e che devono essere inserite nella legge di Bilancio: il carcere per i grandi evasori, l'obbligo di pos e, infine, la revoca del cambio del regime forfettario per le partite Iva con la flat tax al 15%. "O si fanno - esordisce il leader grillino - o non esiste ancora la Manovra".

Nella replica al Premier Conte, poi, Luigi Di Maio non esita a sottolineare che se è vero che in politica si ascolta la prima forza politica, è altrettanto vero che questa prima forza politica è il Movimento Cinque Stelle. Di conseguenza "Se il Movimento Cinque Stelle va a casa è difficile che possa esistere ancora una coalizione di governo".

Insomma, un botta e risposta all'interno del quale il Ministro degli Esteri ricorda che i vari nervosismi e le prese di posizione piuttosto dure non portano da nessuna parte. Bisogna mettere al centro non le proprie opinioni o le belle parole, quanto piuttosto le persone, gli italiani che hanno bisogno di una politica che stia dalla loro parte.

Il Ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti cerca di placare l'agitazione interna alla maggioranza sostenendo che l'esecutivo non corre rischio alcuno, in quanto è naturale che in tutte le leggi di bilancio ci sono momenti di confronto e di scontro. Roberto Speranza, il Ministro della Salute, sostiene il Premier Conte a gran voce, perché ciò che adesso è propriamente importante è "abbassare i toni e mettersi a lavoro nell'interesse del Paese".

Renzi: 'Teniamo la pressione fiscale allo stesso livello dell'anno scorso'

Nel dibattito a distanza tra Giuseppe Conte e Luigi Di Maio, il leader di Italia Viva Matteo Renzi non si esime dal pronunciare la sua opinione. "Dire qualcosa di positivo e proporre idee - afferma - non è lanciare ultimatum, ma fare politica".

Ancora una volta il senatore di Rignano si scaglia contro Quota 100, la riforma pensionistica varata dal precedente esecutivo definita come uno 'spot'.

All'apice del suo discorso, Renzi avanza una nuova ulteriore proposta al governo giallorosso, ovvero quella di mantenere la pressione fiscale allo stesso livello dello scorso anno, "tagliando le spese per due miliardi di euro in un anno, senza toccare i servizi".