L'anno 2019 volge al termine. È questa la fase in cui si delineano e si tracciano i bilanci. Non è un caso che Nicola Porro nel corso della sua trasmissione Quarta Repubblica abbia chiesto ai propri ospiti di dire la propria su alcuni protagonisti della scena politica nazionale. Tra coloro ai quali è stato scelto di salire in cattedra per dare dei voti c'è stato Vittorio Feltri. Il giornalista, noto per i suoi toni schietti e sinceri, non ha mancato di essere particolarmente critico nei confronti del Presidente del Consiglio dei Ministri. Al Presidente del Consiglio, infatti, ha dato un insufficienza abbastanza netta, sottolineando abilità che oscillano tra lo stile e il saper mantenere la propria posizione, ma che esulano dalle caratteristiche migliori di un Presidente.
Feltri parla della pochette di Conte
Vittorio Feltri nel momento in cui ha dovuto esternare il proprio giudizio nei confronti di Giuseppe Conte non ha avuto particolari remore nel dare un voto particolarmente basso. A precisa domanda di Nicola Porro, infatti, non ha esitato nel rispondere: "Io un 4 credo che se lo meriti, 4 o 4 meno". Una frase pronunciata in maniera perentoria ed inizialmente non accompagnata da una notazione discorsiva. "Sei - gli ha chiesto il conduttore - uno di quei professori che dà solo il voto senza giudizio?". Sollecitato ad offrire una spiegazione di quella che è stata la valutazione esternata, Vittorio Feltri non ha mancato di andare giù pesante nei confronti del Presidente.
"Credo - ha evidenziato - che lui sia bravissimo nel mettersi la pochette con quattro puntine nel taschino della giacca".
Feltri non convinto dalla attività di Conte
Tra l'altro non è la prima volta che Vittorio Feltri ha posto in primo piano l'eleganza del Presidente del Consiglio. Qualche tempo aveva fatto notare la cosa in un editoriale su Libero, aggiungendo un "nonostante sia di Foggia" che aveva fatto infuriare tutti gli abitanti della città pugliese.
Dopo il primo elemento fornito, tuttavia ha spostato il suo ragionamento su aspetti più attinenti alla politica. "Non ho notato - ha evidenziato - nulla di interessante nella sua attività". E tra le colpe che gli imputa sembra quella di aver mostrato grande interesse nel mantenere la propria posizione: "Mi è sembrato piuttosto che egli abbia tentato in tutti i modi di rimanere dove è.
E devo dire che, per il momento, ci è riuscito".
Tuttavia quella che, al momento, sembra una missione compiuta da parte di Conte, per Feltri, sarebbe destinata ad essere un'impresa a termine breve. "Non credo - ha sottolineato - che andrà per le lunghe, io gli auguro una morte precoce". Parole dure, ma ovviamente riguardanti unicamente l'aspetto politico e fornite nel solito stile schietto di Vittorio Feltri.