Chiara Mosciatti giovedì scorso, 12 dicembre, è stata insultata dai sostenitori della Lega dopo aver contestato Matteo Salvini in visita a Reggio Calabria per un evento presso l'Auditorium Calipari. L'artigiana è stata raggiunta da epiteti anche piuttosto volgari, mentre qualcuno ha cercato di allontanarla dalla sala.

In un secondo momento, la donna ha affermato di essere una sostenitrice del modello di Riace introdotto da Mimmo Lucano. Inoltre, intervenendo su Facebook, ha aggiunto che nelle prossime ore valuterà se ci sono gli estremi per sporgere denuncia verso chi l'ha aggredita verbalmente, e ha ringraziato il movimento delle Sardine che le ha offerto il proprio aiuto.

La reazione del pubblico in sala

Prima che iniziasse il comizio della Lega a Reggio Calabria, organizzato per il tour elettorale di Matteo Salvini, Chiara Mosciatti ha criticato apertamente l'ex ministro dell'Interno. A questo punto, il pubblico in sala ha reagito duramente contro di lei, urlandole degli insulti piuttosto pesanti e a dir poco offensivi. Salvini, accortosi del caos, ha chiesto ai suoi sostenitori di non attaccare la giovane, ricordando che le proteste fanno parte integrante della democrazia.

Qualcuno ha addirittura accerchiato l'artigiana continuando ad attaccarla, mentre altri hanno cercato di allontanarla spingendola via. Lei si è difesa strenuamente non lasciandosi nemmeno sfiorare, prima di uscire da sola dall'Auditorium Calipari.

'Quelli come Salvini hanno trinciato la cultura'

Dopo aver lasciato la sala, la donna ha spiegato perché ha protestato contro Salvini, ritenendolo responsabile (quand'era il titolare del Ministero dell'Interno) dello smantellamento del sistema di accoglienza introdotto dal sindaco di Riace, Mimmo Lucano. Ha aggiunto di essere marchigiana, di essere da sempre un'artigiana che, dopo il terremoto, ha deciso di trasferirsi in Calabria proprio per dare pieno sostegno all'ex primo cittadino di Riace.

"Sono tornata in Italia a fare il mio lavoro al Sud - ha dichiarato - perché il Sud mi ha dato la possibilità di lavorare". Inoltre ha sottolineato che, come artista, è ritornata a Riace perché questa cittadina è riuscita a proporre un modello che ha ridato speranza ai giovani che sono stati costretti ad andar via: "Perché quelli come Salvini hanno trinciato la cultura".

La giovane è stata anche tacciata di essere vicina al presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ma lei ha rispedito al mittente quest'accusa, rimarcando di essere una libera cittadina e di non essere schierata con alcun partito politico.

Successivamente, in un post su Facebook, ha spiegato che starebbe pensando di denunciare coloro che l'hanno assalita verbalmente. Infine ha voluto ringraziare il movimento delle Sardine che le ha offerto tutto il suo appoggio nel tentativo di identificare i responsabili delle offese per adire in un secondo momento le vie legali.