Sabato 28 dicembre è stato il giorno della tradizionale conferenza stampa di fine anno del Presidente del Consiglio italiano. Giuseppe Conte ha incontrato i giornalisti a Roma, presso Villa Madama. Nelle oltre due ore di colloquio, il Premier si è soffermato sui risultati positivi a suo parere raggiunti dal governo giallorosso, presentando anche a grandi linee il piano per il rilancio dell’esecutivo fino a fine legislatura. Conte ha parlato della necessità di un’agenda di governo valida fino al 2023, negando che siano in programma un governo Conte ter o la formazione di gruppi contiani in parlamento.

Ma la parte del suo discorso che più sta facendo discutere è quella dedicata al tema immigrazione e ai decreti sicurezza varati insieme all’allora Ministro Matteo Salvini. Il Premier ha affermato che i porti italiani non sono mai stati chiusi e che si sarebbe trattato solo di “propaganda”. Per tutta risposta, il leader della Lega lo ha accusato sui social di raccontare “balle”.

La conferenza stampa di Conte: ‘Porti italiani mai stati chiusi’

Durante la conferenza stampa di fine anno, Giuseppe Conte ha rivendicato il disinnesco dell’aumento dell’iva guardando però al futuro: “Ora abbiamo davanti una maratona di tre anni”. Insomma, l’intenzione del Premier è quella di restare a Palazzo Chigi fino al 2023, anno della scadenza naturale della legislatura.

Parlando di immigrazione, invece, Conte ha fatto notare che il tema negli ultimi mesi sarebbe “uscito dai radar”. Gli sbarchi sarebbero diminuiti e i ricollocamenti aumentati grazie anche all’accordo raggiunto a Malta. “Questo significa raggiungere dei risultati. Senza fanfare, senza clamore, ma semplicemente con metodo e determinazione - ha dichiarato con orgoglio - ecco perché mi ero permesso di dire, già in precedenza molto tempo fa, che non dobbiamo stare a ragionare, il problema non è porto aperto o porto chiuso, perché i nostri porti, diciamolo francamente al di là della retorica e della propaganda - ecco la frecciata lanciata contro Matteo Salvini - non sono mai stati chiusi.

La differenza era di trovare soluzioni automatiche a meccanismi condivisi o meno. La differenza era di tenerli più giorni in mare, o meno giorni in mare. Ma i porti chiusi non sono mai stati”.

Matteo Salvini furioso: ‘Con lui più sbarchi, più tasse e più poltrone’

Tornando poi sul caso Gregoretti, per il quale Salvini è indagato per sequestro di persona, Giuseppe Conte ha fatto sapere di stare “completando tutte le verifiche” confermando però che “sicuramente c’è stato un coinvolgimento della Presidenza del Consiglio sulla ricollocazione”.

Il tasto dolente del tema immigrazione ha spinto il leader della Lega a rispondere quasi in tempo reale alle stilettate del suo ex alleato nel governo gialloverde. Nel post pubblicato sul suo profilo Facebook, Matteo Salvini si è mostrato indignato per l’annuncio di Conte di voler modificare i decreti sicurezza, accusandolo apertamente di raccontare “balle vergognose sull’immigrazione”. Inaccettabile anche il cambio di versione sul caso Gregoretti: “Ammette che Palazzo Chigi aveva avuto un ruolo per ricollocare gli immigrati”. Insomma, secondo Salvini quello attuale sarebbe il “governo dei porti aperti”, visto che da settembre gli sbarchi sono aumentati.