Prosegue, seppur in tono - per ora - minore, il botta e risposta riguardo alla cena di autofinanziamento con 1500 invitati della Lega a Genova, in vista della campagna elettorale per le elezioni regionali, tenutasi la sera di domenica 23 febbraio alla Fiera del Mare a poche ore dall'entrata in vigore dell'ordinanza regionale volta a contrastare la diffusione del coronavirus. Dopo le dichiarazioni di esponenti di sinistra e centrosinistra sul fatto che sarebbe stato opportuno, alla luce della situazione, evitare l'appuntamento (qualcuno è spinto ad ipotizzare che il decreto regionale sia stato fatto entrare in vigore proprio a mezzanotte per permettere lo svolgimento dello stesso) è la volta dell'assessore regionale alla sanità Sonia Viale ribattere, a margine di una conferenza stampa, accusando a sua volta la parte avversaria di fare strumentalizzazione.

La cena elettorale e le iniziative cancellate

Sono stati oltre 1500 i partecipanti all'evento, per la maggior parte imprenditori e con una piccola quota di militanti, a ritrovarsi domenica sera nel padiglione Jean Nouvel della Fiera di Genova per cenare con il segretario della Lega Matteo Salvini e avviare la campagna elettorale della Lega in occasione delle elezioni regionali in Liguria del 2020.

Tra i presenti anche Giovanni Toti (Cambiamo), governatore uscente della regione e candidato del centro-destra per il un secondo mandato, reduce dall'emissione nel pomeriggio delle misure di prevenzione del contagio da Coronavirus sul territorio ligure.

Proprio la presenza di Toti e di altri rappresentanti importanti della Lega ligure, tra cui il sindaco di Genova Marco Bucci e il deputato genovese Edoardo Rixi, ad un evento che riunisce così tante persone in uno stesso luogo, poche ore dopo l'annuncio della sospensione delle lezioni scolastiche e di ogni manifestazione pubblica, ha fatto scattare i primi commenti "caustici" lunedì.

Secondo Luca Pastorino (LeU) "In un clima di dialogo, di fronte a un problema sanitario con sicure ricadute economiche, Matteo Salvini continua ad agire solo per lucrare un voto in più. Il leader della Lega chiede di ‘pensare alle cose serie’, riferendosi al coronavirus, ma governo e maggioranza lo stanno facendo già da giorni.

A differenza sua che mentre pontificava, ha presenziato a una cena elettorale per sostenere Toti in Liguria. Ricordo che nel frattempo erano state cancellate decine di iniziative pubbliche in varie città italiane."

Alle critiche per cui l'ordinanza che blocca le manifestazioni pubbliche sarebbe stata fatta entrare in vigore a mezzanotte, per permettere lo svolgersi della cena, immediatamente Toti aveva replicato considerando la polemica strumentale e sottolineando come si sia trattato di un evento privato, quindi non rientrante tra quelli sospesi dalla sua stessa ordinanza.

Giustificazioni che però non sono sembrate particolarmente efficaci ai suoi avversari politici.

Viale (Lega): 'Provvedimenti secondo questo governo non necessari'

L'assessore ligure alla Sanità Sonia Viale, a margine del punto stampa di lunedì 24 febbraio, prosegue nella difesa della decisione di proseguire con l'evento elettorale come programmato, anzi rilancia: "Per questo governo non era neanche necessario che la regione Liguria facesse questa ordinanza. Noi abbiamo con prudenza deciso di far sì che in regione Liguria, a partire da una data e un'orario simbolico, alla luce di quel che sta accadendo in Lombardia, di far scattare alcuni provvedimenti che secondo questo governo non sarebbero stati neanche necessari" e rilancia le accuse rivolte al segretario Salvini di alimentare la polemica per questioni elettoriali: "La polemica politica non la facciamo noi perché se dovessimo aprirla io avrei tante cose da dire rispetto alla disattenzione del Ministero della Salute rispetto a come ha affrontato questa emergenza".

Ad ora nessun caso in Liguria

Nonostante le polemiche non si sono ad ora ancora riscontrati casi di coronavirus tra i test effettuati in Liguria. Prosegue comunque la sorveglianza attiva delle 139 persone sospettate di essere entrate in contatto con il virus (tra cui 44 sbandieratori di Levanto che hanno partecipato, il 16 febbraio, al carnevale di Codogno), così come proseguirà per tutta la settimana la sospensione delle attività scolastiche nelle scuole di ogni ordine e grado, la sospensione di manifestazioni pubbliche e sportive, la chiusura di musei e teatri.