Nella puntata di Otto e mezzo di martedì 18 febbraio si discute di immigrazione e delle voci su una possibile sanatoria messa in campo dal governo allo scopo di regolarizzare migliaia di migranti clandestini già presenti nel nostro Paese. A lanciare questa pesante accusa contro l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte è il direttore del quotidiano La Verità, Maurizio Belpietro, collegato in video con lo studio di Lilli Gruber dove è presente il deputato del Pd Graziano Delrio. Il Dem, ovviamente, respinge con sdegno al mittente ogni addebito, e ribatte ricordando che l’unico a fare una sanatoria è stato il leghista Roberto Maroni quando era Ministro dell’Interno.

Maurizio Belpietro a Otto e mezzo: ‘Si vuol fare sanatoria di tutti quelli che sono qui’

“Qui è una bella gara a chi gestisce peggio l’immigrazione, o no?”, domanda Lilli Gruber a Maurizio Belpietro durante Otto e mezzo. “Evidente che è difficile rimpatriare 600mila persone in assenza di accordi con i Paesi di origine, la responsabilità di farli dovrebbe essere dell’Europa - ammette il direttore de La Verità che poi però parte subito all’attacco - bisognerebbe fermare l’arrivo di nuovi immigrati e invece si vuol fare una sanatoria sostanzialmente, perché di questo si parla, di tutti quelli che sono qui”. Secondo Belpietro, infatti, esistono diversi tipi di permessi, per chi fugge dalle guerre che ha diritto di asilo politico, ma anche un certo tipo di permesso concesso in via transitoria, una “scappatoia con cui moltissimi entravano in Italia pur non avendone diritto”.

Accusa Delrio di aver “detto che dobbiamo governare i flussi conoscendo nome e cognome di tutti, quindi significa che quelli che già sono qui dobbiamo rimandarli indietro”. Tutte persone lasciate dagli scafisti in mezzo al mare che poi, salvate dalle Ong, vengono qui. “Quindi i flussi di cui si parla sono una pura invenzione, quel flusso lo determina lo scafista”.

La replica di Graziano Delrio: ‘Escludo una sanatoria’

“L’unica sanatoria che io ricordo è quella che fece la legge Bossi-Fini quando 7-800mila persone furono regolarizzate di colpo quando il Ministro dell’Interno era Maroni - si difende attaccando a sua volta il deputato del Pd - se parliamo di sanatorie forse dovremmo parlare di quelle.

Escludo delle sanatorie che non è proprio il termine giusto. Le persone faranno dei percorsi e se avranno diritto di restare qui si accelereranno le pratiche come è logico e normale”.

Lo scontro tra i due si infiamma a Otto e mezzo

Ma Belpietro non si placa, anzi. “Lei poco fa ha detto che le persone irregolari che girano nelle nostre città devono essere fermate, identificate e iscritte all’anagrafe - affonda il colpo il giornalista - questo si chiama sanatoria, si chiama regolarizzare le persone. Quindi delle persone irregolari che non hanno titolo per restare qui vengono regolarizzate. In questo modo scompaiono i clandestini”. A questo punto parte un serrato battibecco tra i due a cui si aggiunge anche la Gruber.

“Molti dei migranti che avrebbero dovuto andare in Germania sono rimasti qui perché i tedeschi se li scelgono - riprende poi Belpietro - le persone che arrivano in Italia non vengono smistate e la legge consente che ne arrivino altre. Il M5S non ha nessuna intenzione di cambiare i decreti sicurezza e anche Conte ci ha messo la faccia firmandoli. Sarebbe una capriola che difficilmente gli italiani capirebbero”.

Chiusura del match tv riservata all’esponente Pd: “I decreti sicurezza sono marginalissimi rispetto al problema immigrazione. E non è vero che la redistribuzione negli altri Paesi europei non funziona ed è un passo avanti rispetto ai tempi di Salvini”.