Un'accusa forte quella di Carmelo Garofalo, presidente del Collegio dei Geometri e dei Geometri laureati della provincia di Palermo, rivolta all'Amministrazione comunale della città e che stigmatizza il comportamento tenuto dal sindaco Leoluca Orlando in merito allo sbarco di alcuni crovieristi sul suolo palermitano senza alcun controllo sanitario nonostante l'emergenza batteriologica in atto in tutta Italia.

Criticità ed emergenza sanitaria a Palermo: il disappunto di Garofalo

Il presidente Garofalo, infatti, ha accusato e stigmatizzato le scelte del primo cittadino di Palermo in quanto, a suo avviso, la città è stata "consegnata allo sbando e non si trova preparata per far fronte una grave criticità, quale quella del fenomeno epidemiologico in atto".

Ma tale fenomeno non è l'unico motivo del disappunto del presidente Carmelo Garofalo: oggetto della contestazione, anche "le inchieste sul giro di affari presunto, che gira attorno al Polo tecnico del Comune del capoluogo siciliano, la condizione caotica in atto presso gli uffici a causa della mancanza di funzionari e dirigenti, ma anche la situazione drammatica vissuta dal settore commerciale che ha raggiunto i minimi storici".

"Per tali ragioni - ha proseguito Garofalo - è auspicabile una concreta presa di coscienza da parte dell'Amministrazione comunale, di tutte le criticità che Palermo sta vivendo e dalle quali sta rischiando di non riuscire più ad emergere".

Garofalo al sindaco Orlando: "Grande cultura e visione cosmopolita, ma non in grado di occuparsi dei cittadini"

Con l'auspicio di una piena collaborazione tra il Collegio dei Geometri ed il nuovo assessore da poco insediato, ed evitando qualsiasi tipo di polemica, Carmelo Garofalo è intervenuto in merito alle recenti vicende giudiziarie che vedono nell'edilizia privata, un settore centrale.

“In nome della categoria che rappresento e per i cittadini che in essa ripongono grande fiducia - ha affermato Garofalo - di fronte all'indubbia inadeguatezza dell'amministrazione pubblica comunale, non posso tacere. Così come non posso tacere sulle drammatiche condizioni in cui si trova Palermo, gestita da un sindaco che, seppur possieda una visione cosmopolita della società ed uno smisurato bagaglio culturale, non è in grado di occuparsi dei propri cittadini”.

Poiché anche Palermo sta attraversando un momento molto delicato in cui a prevalere deve essere il buon senso, Garofalo ha rimarcato il suo disappunto sullo sbarco di 2500 passeggeri sul suolo palermitano, avvenuto senza alcun tipo di controllo sanitario, chiedendosi come ciò sia stato possibile in una città già pesantemente stremata dalla comprensibile paura percepita dalla cittadinanza e dal tracollo commerciale e turistico che sta sperimentando.

Garofalo lancia il "J'accuse" al sindaco Orlando

Inoltre, Garofalo ha lanciato il suo "Je accuse" alla mancata presa di consapevolezza delle reali urgenze richieste dalla cittadinanza, cosa che, secondo il presidente, rappresenta un'ulteriore occasione persa per l’amministrazione per dare priorità ai bisogni della cittadinanza palermitana.

“Per assicurare un reale cambiamento degli ambiti sociali, culturali e produttivi - ha concluso Garofalo - non bastano nuove nomine o la redistribuzione delle deleghe. in questo modo, l'amministrazione non riconquisterà la fiducia della cittadinanza perché già molto provata dall'emergenza sanitaria e dall'insicurezza".