La decisione presa dal Parlamento ungherese di conferire i pieni poteri al Premier Viktor Orban, ha provocato una lunga serie di reazioni politiche anche in Italia. Contrari a quella che viene considerata una vera e propria dittatura nascente nel cuore dell’Europa si sono subito dichiarati tutti i partiti della maggioranza, a cominciare dal Pd per finire con M5S, Sinistra e Italia Viva. Il più duro di tutti contro la svolta a destra dell’Ungheria è stato forse Matteo Renzi che ha chiesto la cacciata di Orban dall’Unione europea se non ritornerà sui suoi passi.

Di tutt’altro avviso si sono mostrati il leader dell’opposizione, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che hanno salutato con gioia l’ottenimento dei pieni poteri di Orban. Il giornalista Corrado Formigli, invece, si è scagliato contro chi non ha preso una ferma posizione di condanna dell’accaduto, senza però fare nomi.

Formigli a L’aria che tira: ‘Pieni poteri a Orban un golpe’

“Viktor Orban chiede e ottiene i pieni poteri utilizzando l’emergenza sanitaria in corso. Cosa ci dice questo? Una nuova dittatura che comincia a vedere la luce nel cuore dell’Europa?”, chiede Myrta Merlino a Corrado Formigli durante la puntata de L’aria che tira, andata in onda su La7 martedì 31 marzo. “Un fatto gravissimo - risponde secco il collega giornalista - è una nuova dittatura perché c’è una sospensione del Parlamento, tra l’altro senza un termine preciso.

Quindi non è indicato quando quest’ultimo tornerà a a funzionare. È una sorta davvero di golpe con la scusa dell’emergenza del virus”.

Il Premier ungherese avrebbe preso il potere come Benito Mussolini

Poi Formigli, pur senza fare nomi, punta il dito contro tutti coloro i quali ora non criticano Orban, mentre fino a qualche giorno fa se la prendevano con il Presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte, chiedendo a gran voce di parlamentarizzare la crisi.

“E mi stupisce molto - attacca il conduttore di Piazzapulita - che qualcuno oggi non prenda una posizione critica dicendo invece ‘ma c’è stato un voto parlamentare che lo ha sancito’. Anche Mussolini è diventato dittatore con un voto parlamentare - fa quindi notare - ma questo non significa granché”.

Il paragone tra Conte e Orban

Corrado Formigli si dimostra però duro non solo con gli ‘amici’ di Orban, ma anche nei confronti dell’Unione europea. “Credo che l’Europa dovrebbe immediatamente reagire e invece ho visto una reazione praticamente inesistente, debolissima, pessima”, questa la sua accusa, interrotta però dalla reazione indignata della Merlino. “È quello che penso anche io, cioè un’Europa che non aiuta l’Italia in difficoltà e non prende posizione su Orban, sinceramente si fa fatica a capirlo”, prorompe la conduttrice dallo studio de L’aria che tira. “Non si capisce a che cosa serva - prosegue a quel punto Formigli - bisogna che per esempio quelli che stanno nel partito popolare in Europa, compresi i nostri partiti come Forza Italia, immediatamente ne prendano le distanze.

L’Ungheria di Orban deve uscire dell’Unione europea se non viene immediatamente risolta questa questione. E mi stupisce, ripeto, chi oggi dice che c’è stato un voto parlamentare. In Italia giustamente si è detto, quando Conte andava avanti a colpi di Dpcm, parlamentarizziamo l’emergenza. Ed era giustissima questa richiesta. Si è in qualche maniera spinto Conte ad andare in Parlamento a riferire. E invece, a questo punto, Orban chiude il Parlamento e va tutto bene? Ma siamo impazziti”, conclude.