Il Coronavirus continua a dividere l'Unione Europea. Nelle ultime ore si stanno tenendo numerosi vertici e riunioni per decidere le misure più adatte per far ripartire l'Europa. Le trattative sono ancora in corso e il governo italiano deve superare l'intransigenza di alcuni stati europei.

Intervistato dall'Espresso, Romano Prodi è del parere che un accordo decisivo è ancora lontano e ritiene che uno strumento come il Mes possa essere utile per far ripartire gli investimenti.

L'intervista a Romano Prodi

Quest'oggi Marco Damilano ha intervistato Romano Prodi.

Il direttore dell'Espresso ha chiesto all'ex Presidente del Consiglio di commentare l'attuale trattativa tra i paesi europei al fine di trovare gli strumenti più adatti per far ripartire l'economia dell'Unione Europea.

Due sono le posizioni principali. Da un lato abbiamo Italia, Spagna e Francia che chiedono i 'coronabond', titoli di stato comuni necessari per finanziare la ricostruzione post-Coronavirus, mentre dall'altro abbiamo la posizione dell'Olanda e dell'Austria contrari in tal senso. Secondo Prodi quest'oggi non si giungerà ad un accordo decisivo, ma si arriverà ad un rinvio alla riunione futura.

Intesa su questioni minori

Secondo Prodi nella riunione dell'Eurogruppo di oggi si raggiungerà l'accordo solo su alcuni punti.

Verrà trovata l'intesa su questioni meno importanti come sul Sure, sistema di garanzia dell'occupazione europea, e sulla Banca Europea degli Investimenti che secondo l'ex premier ha una capacità di investimenti molto importante.

Prodi è convinto che anche il governo olandese, pur essendo contrario a tutto, arriverà comunque ad un compromesso.

Le altre questioni economiche, fondamentali per affrontare la crisi economica causata dal coronavirus, saranno rinviate invece ad una riunione futura tra i Capi di Stato e di Governo.

A Prodi non dispiace l'ipotesi Mes

Romano Prodi si è espresso anche su un argomento molto delicato che continua a dividere la politica italiana, quello del Mes.

Il Meccanismo Europeo di Stabilità viene duramente criticato sia dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che da tutte le opposizioni in quanto potrebbe mettere molti paletti all'economia italiana. L'ex premier sottolinea come questo strumento sia pieno di condizionamenti. Sicuramente quindi si arriverà ad un rinvio ad una prossima riunione.

Queste le parole di Prodi: "Da un lato viene imposto, da un altro non viene accettato in quanto è pieno di condizionamenti". Contemporaneamente però "il Mes è una macchina che può funzionare per gli investimenti".